Milwaukee Bucks

Booker c’è, ma Middleton e i Bucks portano le NBA Finals in parità sul 2-2

Phoenix Suns 103 – Milwaukee Bucks 109
[Serie in parità sul 2-2]

Parterre de rois a Milwaukee per Gara 4. Spettatori al Fiserv Forum Kareem Abdul-Jabbar e Oscar Roberson, protagonisti dell’unico titolo NBA vinto dai Bucks (1971).

La reazione di Devin Booker attesa dopo le difficoltà della partita precedente arriva fin dai primi possessi. Il #1 segna sei dei primi 12 punti della squadra, che trova  il +8 in avvio grazie a un 10-0 di parziale a cavallo del primo timeout di serata (12-4). L’aggressività di Booker, inoltre, costringe Lopez al secondo fallo personale dopo appena 5’ di partita. Milwaukee parte male di squadra al tiro (29%) ma resta a contatto complici le cinque palle perse degli avversari nel quarto d’apertura. L’appoggio a canestro di Holiday fissa punteggio su 23-20 Suns dopo 12’. Il secondo periodo prosegue sui binari dell’equilibrio: nessuna delle due formazioni trova un vantaggio superiore ai cinque punti. Milwaukee conduce per la prima volta nel corso della match sul 37-33 grazie a un 8-0 di parziale, ma è un vantaggio effimero. Si va negli spogliatoi in perfetta parità dopo 24’. A metà partita Booker ha già raddoppiato la propria produzione rispetto a Gara 3 (20 punti, 8-15 al tiro, 4-4 ai liberi). Se possibile nel terzo quarto sale ancora di colpi: infallibile al tiro nella terza frazione, tocca quota 38. Rompe la parità a inizio quarto la terza tripla di serata su cinque tentativi da parte di Crowder, Phoenix arriva anche al +7, ma Milwaukee rientra e mette la testa avanti di un solo punto (70-69), dimostrando di non voler mollare la presa a meno di quattro minuti dal termine del terzo. Cam Payne con una tripla sigla il nuovo parziale di 7-0 con cui Phoenix tenta di sorprendere i Bucks, che però rispondono pronti  con  la stessa moneta grazie a un Middleton in grande spolvero (10 punti nel terzo periodo per lui). A 12’ dal termine è +6 Suns, 82-76.

Il quarto conclusivo si apre sulla scia del precedente, con un canestro da oltre l’arco per parte, di Cam Johnson e Pat Connaughton. Dopo appena due minuti arriva la doccia fredda per Phoenix, costretta a fare i conti con il 5° fallo personale di Booker  spinta a rimbalzo ai danni di PJ Tucker. Pur mantenendo sempre la testa, Phoenix non riesce nello strappo decisivo tanto che al giro di boa dell’ultima frazione, dopo la stoppata di Portis che sembra poter dare la scossa ai Bucks,  c’è ancora un solo possesso di distanza tra le squadre (93-90). Il tre contro uno poco più tardi, chiuso dall’ appoggio a  canestro di Antetokounmpo che segue l’azione, vale ai Bucks il -1. Restano  perplessità per la mancata segnalazione di un fallo piuttosto evidente su Jrue Holiday, che avrebbe portato all’uscita di Devin Booker per limite raggiunto a quota sei. Milwaukee torna avanti con una tripla di Connaughton, ma il #1 di Phoenix riporta i suoi in parità con i punti 39 e 40 della sua partita. Dalla lunetta Crowder riporta a +2 Phoenix, Middleton risponde con quattro punti consecutivi per impattare il punteggio a 99 con poco più di un minuto e mezzo da giocare e successivamente portare i suoi sopra di due (101-99). La sequenza che segue è decisiva: prima la stoppata di Giannis su Ayton, poi la quinta palla persa di un Chris Paul mai entrato davvero in partita. In contropiede Jrue Holiday scrive +4 Bucks.  A quel punto, approfittando degli errori dei Suns, a Milwaukee non resta che chiudere dalla lunetta con Middleton.  (4-4).  109-103 per Antetokounmpo e compagni, 2-2 nella serie e cori Bucks in six dentro e fuori dal Fiserv Forum. Phoenix non perdeva due partite in fila da G2-3 al primo turno.

A fine match Middleton è a 40 (15-33), Booker 42 con 17-28: è la prima volta volta dopo vent’anni che due avversari superano quota 40 nella stessa partita alle NBA Finals (precedente Iverson-Shaquille O’Neal, 2001). 17 rimbalzi ma appena sei punti per Ayton. 10 punti quattro rimbalzi e sette assist per Chris Paul. Doppia doppia per Giannis da 26 e 14 rimbalzi. Holiday 13 punti, sette rimbalzi e altrettanti assist, con tre recuperi.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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