Squadra: Gonzaga Bulldogs (Senior)
Ruolo: Small forward
2020-21 Stats Per Game
Pts |
TotRebs |
DefRebs |
OffRebs |
Asts |
Stls |
Blks |
FG% |
3pts FG% |
Ft% |
18.6 |
5.0 |
4.0 |
0.9 |
1.8 |
0.9 |
0.4 |
52.9 |
44.0 |
87.8 |
2020-21 Advanced
Ast% |
Reb% |
OffReb% |
DefReb% |
TO% |
Usg% |
Blk% |
eFG% |
TS% |
9.0 |
9.3 |
3.8 |
13.9 |
8.7 |
22.7 |
1.4 |
64.4 |
67.4 |
Se dovessimo fare un elenco dei talenti collegiali le cui quotazioni in ottica Draft sono salite di più in quest’ultima stagione, al primo posto troveremmo sicuramente Corey Kispert. Cresciuto nello stato di Washington, Kispert è uno dei pochi ragazzi di casa a giocare in un college “internazionale” come Gonzaga, che sotto la gestione di Mark Few ha visto arrivare giovani talenti da ogni parte del mondo.
A Spokane si è subito ambientato bene e fin dalla prima stagione ha fatto intravedere le sue capacità di tiratore. Lo sviluppo del suo gioco è stato costante nei quattro anni al college. Dopo la stagione da freshman in cui era quasi sempre partito dalla panchina, Kispert già da al secondo anno ha guadagnato un posto da titolare nelle rotazioni, viaggiando a otto punti di media col 37.4% da tre in 26 minuti di media. Nella terza stagione agli Zags ha continuato ancora il suo miglioramento salendo a quasi 14 punti di media in 33 minuti, e nell’ultima c’è stata l’annata dellaconsacrazione.
Nelle 32 partite giocate da senior con la maglia dei Bulldogs, Kispert è stato il miglior capocannoniere della squadra col miglior attacco collegiale, viaggiando a 18.6 punti di media e vincendo tutte le partite giocate tranne la Finale del Torneo NCAA contro Baylor. I Bears di Butler e Mitchell hanno fermato Corey a un passo dall’epilogo sognato per i suoi quattro anni al college, ma il senior ha tutto il talento per rifarsi in NBA.
Punti di forza
Cominciamo dal pezzo forte del gioco del senior di Gonzaga: Corey Kispert è il miglior tiratore di questa classe Draft. Nell’ultimo anno al college ha tirato con il 44% da tre e il 52.9% dal campo, con un’incredibile cifra di 91/207 tiri segnati dall’arco. Centrale nello sviluppo di questa sua abilità è la meccanica di tiro, davvero ineccepibile. Kispert riesce infatti a preparare sempre il tiro prima che arrivi la palla e così a farsi trovare in equilibrio, con totale controllo del proprio corpo, e il rilascio è sempre veloce e pulito. Kispert ha detto di concentrarsi molto sul footwork fin da quando era bambino, e di essersi ispirato a suo padre, ex giocatore al college, Ray Allen e Klay Thompson.
In angolo e con due piedi a terra è stato davvero letale nei suoi anni al college, e quando i suoi compagni sono riusciti a trovarlo libero sugli scarichi difficilmente Kispert ha ‘sprecato’ l’assist.
Ma l’ala piccola ex Zags è molto di più che un semplice tiratore dall’angolo. Nell’ultimo anno i suoi progressi sono stati netti anche nelle letture offensive, e ha imparato sempre di più a farsi trovare libero muovendosi sul perimetro.
Dopo essersi smarcato lungo il perimetro Kispert riesce grazie al lavoro dei piedi e del corpo a ritrovare l’equilibrio e segnare.
Le sue letture gli permettono poi di tagliare a canestro dietro le spalle del difensore, che spesso si concentra sull’evitare un tiro facile dall’arco e viene così punito nel pitturato. Anche vicino al canestro Kispert è molto forte: quest’anno ha tirato con il 63.2% nel pitturato ed è bravo a sfruttare le sue doti atletiche – non élite ma nemmeno da sottovalutare – e la varietà di tecniche di cui dispone per concludere a canestro.
Anche in uscita dai blocchi è diventato davvero pericoloso, e nell’ultima stagione lo abbiamo visto impiegato in diversi pick n roll e pick n pop, giocando sia uscendo dai blocchi per un tiro sia da bloccante per poi aprirsi sul perimetro.
Due canestri, prima in uscita dal blocco verticale e poi in situazione di pick & pop.
Ultimo aspetto, ma non per importanza, Kispert è un giocatore unico anche in contropiede. Nella stagione da senior al college ha prodotto 1.54 PPP (Points Per Possession) in transizione offensiva, colpendo le difese avversarie sia dall’arco, dove si faceva trovare libero “a rimorchio” per lo scarico dei compagni, sia andando lui stesso in penetrazione.
Anche in transizione offensiva Kispert sfrutta il lavoro dei piedi e del corpo per trovarsi in equilibrio.
Punti deboli
Se a Gonzaga Kispert si è rivelato il miglior tiratore del college, ha anche fatto vedere i suoi limiti nella creazione del tiro. Corey difficilmente riesce a colpire in isolamento la difesa avversaria. Quello che manca proprio per diventare un attaccante d’élite è la capacità di creare separazione dal palleggio, oltre a una maggiore affidabilità nei tiri in sospensione dalla media, posizione dove ha fatto fatica quest’anno.
La creazione del tiro dal palleggio è uno dei limiti che in NBA probabilmente gli impedirà di diventare un attaccante élite.
Le sue doti atletiche sono sotto la media NBA, e nonostante abbia regalato diversi highlights di schiacciate al college, la sua esplosività potrebbe non essere così sorprendente nella lega. Anche l’apertura alare non è degna di nota, e questo potrebbe svantaggiarlo in difesa nel contestare gli avversari.
In difesa Kispert soffrirà contro le migliori guardie. La sua rapidità laterale è un suo punto debole e dovrà lavorare sugli scivolamenti difensivi per non permettere penetrazioni troppo facili. L’ex talento dei Bulldogs rimane comunque piuttosto solido anche in questo fondamentale: soffrirà sicuramente contro i migliori esterni, che cercheranno di insidiarlo in uno contro uno, ma difficilmente diventerà per gli avverarsi di turno un bersaglio da attaccare in ogni azione.
Upside
L’ex giocatore degli Zags è completo, letale in attacco, non solo dall’arco, e non così disastroso in difesa come si possa pensare. Ma è un senior, ed è difficile vedere in lui margini che possano renderlo un giocatore migliore di quello che è ad oggi. Volendo cercare un paragone calzante e rappresentativo del suo ruolo in NBA, potremmo fare il nome di Joe Harris. Il giocatore dei Nets è molto pericoloso in attacco e con giocatori del calibro di KD, Harden e Irving in campo ha elevato ancora di più il proprio gioco, ma non è certamente una superstar. Lo stesso vale anche per Corey Kispert: un buonissimo giocatore, ottima arma in una squadra da titolo, sia da titolare sia da eventuale sesto uomo di lusso, ma che non sarà mai una stella in NBA.
Draft Projection
Come detto a inizio articolo, le quotazioni di Kispert sono cresciute davvero molto in questi ultimi mesi. Se prima di inizio stagione in pochi lo vedevano scelto, almeno non al primo giro, oggi sembra molto difficile che possa uscire undrafted oltre la 20ª chiamata. Quasi tutti i mock draft lo danno tra la decima scelta e la diciassettesima. Tra le squadre più interessate ci sono i Pelicans, i Pacers – dove troverebbe Sabonis, altro talento uscito da Gonzaga qualche anno fa –, gli Warriors e i Memphis Grizzlies.
Per il giocatore i due fit migliori sarebbero New Orleans e Golden State. A NOLA Kispert potrebbe diventare fin dal primo giorno la terza arma offensiva e in questo modo abbassare la pressione delle difese su Brandon Ingram e Zion Williamson. Agli Warriors, invece, troverebbe in Curry e Klay Thompson i compagni perfetti per elevare ancora di più il suo gioco off-the-ball. Comunque vada, Kispert offre diverse certezze alla squadra che lo sceglierà, ma non ha di certo il potenziale di una superstar.