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Road to NBA Draft 2021: Keon Johnson

 

Squadra:  Tennessee Volunteers (Freshman)

Ruolo: Shooting guard/Small forward

2020-21 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts Stls Blks FG% 3pts FG% Ft%
11.3 3.5 2.4 1.1 2.5 1.1 0.4 44.9 27.1 70.3

2020-21 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% DefReb% TO% Usg% Blk% eFG% TS%
20.6 7.8 4.8 10.9 19.4 26.6 2.0 47.6 51.9

 

Cinque anni fa, un grave incidente con fuochi d’artificio aveva rischiato di compromettere la  carriera di Keon Johnson ancor prima che potesse mettere a terra il primo mattoncino del suo percorso. Rimasto incosciente negli istanti immediatamente successivi all’esplosione fortuita, aveva rimediato quattro fratture alla mano sinistra, problemi alla gamba e al petto, rendendo necessario un intervento chirurgico d’urgenza al fine di scongiurare l’amputazione della mano. Ora che sta letteralmente per spiccare  il volo verso la NBA – visto il salto da record fatto registrare alla Draft Combine — guardarsi indietro fa un certo effetto. Fino all’anno da sophmore alla high school, peraltro, la pallacanestro non era al centro dei progetti. Il  ragazzo si divideva infatti tra diversi sport:

“Al primo anno giocavo ancora a basket e baseball ma per la stagione che seguì la high-school non aveva più una formazione di baseball quindi mi sono trovato a dover passare alla pallacanestro. 

Una transizione in qualche modo indirizzata dalle circostanze e accolta senza dubbio di buon grado da mamma Conswella, ex cestista, un paio di volte All-SEC nel programma collegiale di Auburn nei tardi anni Novanta.

 

Per due stagioni di fila, alla high school Johnson è stato premiato come Tennessee Mr. Basketball della Division II-A. Ha chiuso il suo unico anno a Tennessee con l’eliminazione al primo turno del torneo NCAA contro Oregon State (14 punti e sei rimbalzi a referto). A fine stagione è stato votato nel miglior quintetto  Freshman della Southeastern Conference, assieme al compagno di squadra Jaden Springer.

Keon Johnson è partito titolare in 17 delle 27 partite disputate, chiudendo per 15 volte in doppia cifra alla voce punti. Il suo vero punto di forza riguarda però l’altra metà campo.

Punti forti

La potenza è nulla senza controllo e lo dimostra la parabola di diversi giocatori super esplosivi che hanno avuto alterne fortune in NBA. Per quanto possa essere una caratteristica attraente agli occhi di molti scout della lega, infatti, l’etichetta di grande atleta non basta per avere garanzia di successo tra i pro. Da questo punto di vista Keon Johnson ha già dato prova di saper gestire le proprie doti fisiche e atletiche in modo funzionale ai bisogni della squadra. Si è messo in mostra soprattutto in difesa, dove spicca per l’eccellente reattività con cui mette pressione, sia sul portatore di palla sia off-the-ball.

Ottimi tempi di reazione e footwork. Corpo sempre davanti all’avversario diretto.

 

Rubata e transizione veloce, con punto esclamativo.

 

Recupero lampo, mai rilassarsi se è nei paraggi.

Offensivamente, viene naturale immaginarlo come floor spacer, non già per la pericolosità del suo tiro da tre punti, quanto piuttosto per la rapidità nel coprire il campo lungo le linee di corsa in situazioni di transizione. Verticale come pochi – forse nessuno – nella Draft Class 2021, Johnson si propone come  destinatario ideale di lob nel dunker spot. Preparatevi a vederlo più volte  chiudere al ferro con una qual certa veeemenza. Altrettanto efficace in ricezione sul taglio, dove con rapidità di letture può fungere da facilitatore per i compagni.

Sfrutta il doppio blocco partendo da destra per il taglio vincente in backdoor, alle spalle della difesa.

 

Punti deboli

Il jumper dalla media distanza è quantomeno rispettabile, al netto di imperfezioni su cui lavorare a livello di meccanica e rilascio. Il punto di domanda principale per l’aumento della pericolosità in attacco riguarda però l’estensione del range di tiro. In tutta la stagione collegiale, ad esempio, l’ex Tennessee non ha convertito in tre punti nemmeno una conclusione dal palleggio oltre l’arco (27% complessivo da tre su 48 tentativi, tutti assistiti).

Con il tempo, visto il suo gioco ad alto ritmo e l’impegno costante  in difesa, necessario a garantirsi minuti sul parquet, dovrà ripulire il proprio ball handling per ridurre le palle perse – tre o più in 15 delle 27 partite disputate –  e non cadere nella trappola dei falli a carico (3.7  di media proiettati sui 40’). La capacità di reggere i contatti in entrata è già più che discreta e con un minimo di lavoro sulla massa muscolare può solo che migliorare. Ipotizzando poco a poco un sensibile aumento dei tiri liberi, deve però mostrarsi più consistente dalla lunetta (70%, 71 su 101 in stagione).

Upside

La consapevolezza degli ampi margini di miglioramento possibili fa di Keon Johnson uno dei giocatori più intriganti di tutto il tabellone Draft 2021. Lo dimostra la costanza – documentata da video – con cui sta lavorando sul proprio tiro dal palleggio.

 

Detto del ceiling elevato,  il paragone forse più calzante, guardando a giocatori affermati nella lega, porta al nome di Victor Oladipo, già All-Defensive e All-Star NBA. Con la speranza che da qui in avanti entrambi stiano lontani dallo spettro infortuni.

Draft projection

Opinioni contrastanti sul suo conto,  scrive Johnatan Givony di ESPN. Alcuni mettono il nome di Johnson accanto ai più quotati della Draft Class (Cunningham, Suggs, Mobley), altri lo collocano tra la metà e la fine del primo giro. L’ultimo workout effettuato in ordine di tempo, dopo quelli con Rockets e Hornets, ha coinvolto i Golden State Warriors. I californiani hanno nelle mani due scelte in Lottery (#7 e #14). È stato invitato in Green Room per il Draft, indice di un interesse che rimane alto. Chiunque deciderà di puntare sul suo nome dovrà scommettere su un progetto di sviluppo a medio-lungo termine, ma il talento a disposizione fa senza dubbio gola a molti.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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