Qualche mese fa tra i tifosi NBA infuriava il dibattito: Giannis Antetokounmpo dovrebbe lasciare i Milwaukee Bucks per avere maggiori possibilità di giocarsi il titolo altrove oppure rimanere con il rischio di non farcela mai? Il greco non ha scelto la via facile, ma si è impegnato con la compagine del Wisconsin per coronare un sogno tanto grande quanto remunerativo anche in termini di loyalty. Oggi i suoi sforzi sono stati lautamente ripagati. Il greco durante i festeggiamenti per un titolo che mancava da più di 50 anni ha voluto lanciare una piccola punzecchiatura a tutti quelli che lasciano la propria squadra d’origine per cercare di creare superteam altrove:
“Non potevo andarmene. C’era un lavoro da finire. La bolla non ci ha reso giustizia. Senza togliere nulla a Miami, ma tutti avevano nostalgia di casa, siamo molto attaccati alla famiglia in questa squadra e ci sono mancate, troppo. Tornando qui mi sono detto ‘Questa è la mia città, si fidano di me, credono in me’, e anche dopo la nostra sconfitta la città ci ha mostrato tutto il suo more. Volevo completare il lavoro. È il mio lato testardo.”
“È facile andare altrove per vincere un titolo con un’altra squadra. È facile! Potrei andare in un superteam, fare la mia parte del lavoro e vincere un titolo. Ma l’abbiamo fatto ‘nel modo più duro’. Ce l’abbiamo fatta!”
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