Dopo tre anni dalla sfida lanciata da Kobe Bryant — in cui su Twitter aveva pubblicamente fissato l’obiettivo per il greco – Giannis Antetokounmpo ha finalmente completato la challenge. Una promessa fatta ancor prima di vincere i due titoli MVP e mantenuta al termine di una stagione NBA 2021 davvero complicata.
Dopo la vittoria dell’anello, Antetokounmpo ha quindi voluto ricordare in questa maniera la sfida lanciata nel 2017 dallo stesso Kobe:
“Significa molto per me. All’inizio è cominciato tutto quasi come uno scherzo. È stata una sfida tra giocatori e io gli ho chiesto “ok, dimmi qual è la challenge” e lui ha detto: “MVP”. Ma all’inizio, io stavo solo scherzando. Non pensavo che mi avrebbe risposto. Ma quando lo fece, mi ha dato la carica giusta. Ho pensato tra me e me: Kobe Bryant pensa che posso farcela, che posso giocare ad alto livello, costruire un roster di livello e poter vincere un trofeo MVP? Dovevo farlo. Ho dovuto lavorare sodo. E non deluderlo. Ho dovuto lavorare sodo perché la gente credeva che potessi farcela. Quello è il problema. Mi piace rendere felici le persone. Non mi piace deluderli. Quando ho firmato per Milwaukee, questo è stato il motivo principale per cui ho firmato: non volevo deludere le persone e far pensare loro che non avevo lavorato molto duramente, cosa che cerco di fare sempre. Ma essere in grado di fare queste cose è pazzesco. È irreale. È fottutamente irreale. Non posso crederci.”
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