Con la vittoria finale dei Milwaukee Bucks, la stagione NBA può finalmente giungere all’epilogo. E come ogni anno, si possono analizzare anche i risultati della seconda stagione influenzata dalla pandemia.
A interessare gli appassionati, in questo caso, sono i numeri registrati dalle televisioni in questi mesi. Gli ascolti televisivi per le NBA Finals e i Playoff hanno registrato aumenti considerevoli rispetto all’anno scorso.
Secondo Nielsen, NBA e ABC, le NBA Finals tra Milwaukee Bucks e Phoenix Suns hanno avuto una media di 9,91 milioni di spettatori. Si tratta di un aumento del 32% rispetto allo scontro disputato nella precedente stagione.
La serie tra Los Angeles Lakers e Miami Heat, anch’essa conclusasi nell’arco di sei partite, aveva registrato una media di soli 7.45 milioni di spettatori. Dati in parte giustificati dall’eredità del 2020. La pandemia, dopo aver colto la NBA nel pieno della stagione, aveva costretto la lega a protrarre i Playoff nella bolla di Orlando, in Florida.
Tuttavia, si tratta solo di una buona notizia a metà. Comparando i dati con le ultime stagioni, il campionato appena concluso registra il quarto anno di ascolti più basso dal 1997.
Per trovare altre serie con una media di spettatori inferiore ai 10 milioni, bisogna fare un salto indietro nel 2007 e nel 2003. Entrambe le Finals videro protagonisti i San Antonio Spurs. Nella serie che vide texani sollevare il trofeo dopo quattro gare contro i Cleveland Cavaliers di un giovane LeBron James, si sintonizzarono 9,29 milioni di spettatori. Dato di poco inferiore alla serie che vide Tim Duncan e compagni battere nel 2003 i New Jersey Nets, fermo a 9,83 milioni.
Numeri di gran lunga più bassi rispetto al 2019. Nell’ultima stagione disputata prima della pandemia, la serie tra i Toronto Raptors e i Golden State Warriors aveva una catalizzato una media di 15,14 milioni di spettatori.
Discorso simile per il resto dei Playoff. Le gare di quest’anno hanno registrato una media di 4,25 milioni, in aumento del 35% rispetto all’anno scorso ma in calo del 18% rispetto al 2019.
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