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Chi sono i giocatori NBA portabandiera alle Olimpiadi

Sono finalmente iniziate le Olimpiadi di Tokyo 2020, con 205 paesi partecipanti, e con altrettante bandiere sfilate durante la cerimonia d’apertura. Le varie nazioni hanno scelto i loro sportivi più rappresentativi per portare la bandiera durante l’evento.  Tra questi piccano tre giocatori NBA: Patty Mills, Rui Hachimura e Tomas Satoransky.  Questi non sono però i primi atleti NBA ad avere l’onore di portare la bandiera del proprio paese ai giochi. Infatti, a partire dagli anni 2000, con l’arrivo di sempre più giocatori stranieri negli Stati Uniti, molti paesi si sono trovati con dei veri e propri fenomeni cestistici, capaci di vincere titoli e diventare All-Star nel campionato di pallacanestro più competitivo del mondo. Una curiosità: nessun giocatore NBA americano ha mai portato la bandiera a stelle e strisce alle Olimpiadi.

 

Yao Ming, Cina, Atene 2004 e Pechino 2008

Yao Ming è sempre stato considerato in Cina come uno dei migliori rappresentanti della potenza sportiva della nazione. Nel 2004, alle Olimpiadi di Atene, il giovane Yao era appena approdato in NBA, ma aveva già dimostrato di poter dominare anche il campionato più competitivo al mondo. Il lungo trascinò la Cina ai quarti di finale, e mise a segno una prestazione da 39 punti contro la Nuova Zelanda. Nel 2008, ebbe il grande onore di portare la bandiera nelle Olimpiadi di casa. In quell’occasione giocò sopra un infortunio pur di non lasciare la propria Nazionale senza il suo miglior giocatore di sempre.

 

Pau Gasol, Spagna, Londra 2012

Pau Gasol è stato uno dei giocatori più vincenti di sempre con la maglia della Nazionale spagnola. Alle Olimpiadi di Londra 2012, il due volte campione NBA trascinò la propria squadra in finale, poi persa contro gli Stati Uniti. Con la Roja, Pau Gasol aveva già vinto un argento a Pechino 2008 e un oro ai Mondiali del 2006. Gasol — in quel periodo — era il massimo esponente della generazione di giocatori più vincenti nella storia del basket spagnolo, per questo venne scelto come portabandiera.

 

Dirk Nowitzki, Germania, Pechino 2008

Dirk Nowitzki è senza dubbio il cestista tedesco più iconico del 21esimo secolo. Quando venne nominato portabandiera nel 2008, il lungo poteva già vantare diverse apparizioni all’All-Star Game, una Finale NBA persa e il titolo di MVP del 2007. Con la Nazionale tedesca, la stella dei Dallas Mavericks aveva già vinto un titolo di MVP ai Mondiali del 2002 e un titolo di MVP agli Europei del 2005.  Nonostante le grandi aspettative, a Pechino la Germania non riuscì ad accedere ai quarti di finale, sconfitta dalla Cina di Yao Ming.

 

Manu Ginobili, Argentina, Pechino 2008

Probabilmente, il maggior esponente della Generación Dorada, quella generazione che ha portato il basket argentino ai livelli più alti di sempre. Per questo Manu Ginobili venne scelto come portabandiera a Pechino 2008, forte anche di tre titoli NBA già vinti da protagonista con i San Antonio Spurs. Con Ginobili, l’Argentina aveva già vinto l’oro ad Atene 2004, e lo stesso giocatore venne nominato MVP della competizione. Nel 2008 arrivò un’altra medaglia, questa volta di bronzo.

 

Andrei Kirilenko, Russia, Pechino 2008

Andrei Kirilenko debuttò alle Olimpiadi di Sydney 2000, all’età di 19 anni.  Successivamente approdò in NBA, e la sua fama in patria crebbe a dismisura. Nel 2007 condusse la Nazionale russa all’oro agli Europei, vincendo anche il titolo di MVP. In NBA, per 10 anni ha militato negli Utah Jazz, salvo poi tornare a giocare in patria con il CSKA Mosca. A Londra 2012 portò a casa un’altra medaglia, questa volta di bronzo, battendo nella finalina del torneo la più quotata Argentina.

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Pubblicato da
Matteo Guizzon

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