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NBA Mock Draft 2021

La Road to Draft 2021 si è ormai conclusa.

Dopo una stagione a suo modo storica, nella quale sono state confermate la tendenza di talenti molto attesi nell’effettuare scelte controverse e l’assoluta imprevedibilità della parabola di alcuni prospetti da molti ritenuti come certi di un posto in lottery, la NCAA è tornata a giocare la sua March Madness dopo un anno di stop e ha incoronato la meravigliosa cavalcata di Baylor dopo una finale dominata contro una Gonzaga fino a quel punto imbattuta.

Al contempo, la storicità della stagione è denotata dal ruolo ricoperto dalla G League, ormai affacciatasi sulla scena degli ambienti all’interno dei quali i prospetti NBA possono esprimersi, affiancando college e leghe straniere.  L’attenzione attratta a livello globale dal ‘intrigante prima annata dell’Ignite Team, ha reso la lega di sviluppo NBA un contesto ormai sempre più in grado di attrarre talento di primo livello.

Raramente si è vista tanta attenzione dedicata all’apertura della G League.

Gli scout NBA si sono ritrovati concordi nel riconoscere a questa Draft Class un’immensa dote di talento.
Tra gli addetti ai lavori, infatti, è piuttosto diffusa la credenza che all’interno di questo gruppo di prospetti si trovino almeno quattro (se non addirittura cinque) giocatori con delle potenzialità da franchise-changer – aspetto fondamentale vista la necessità diffusa tra le squadre site nell’alta lottery di attuare una profonda ricostruzione – oltre che un ottimo numero di giocatori che si ritroveranno a svolgere una solida carriera nella lega professionistica più importante del mondo.

Malgrado la numero uno del lotto sia stata ormai prenotata dall’inizio della stagione e non abbia mai vacillato nelle proiezioni degli addetti ai lavori, la notte delle scelte presenterà, comunque, un gran numero di motivi di interesse che all’interno di questo Mock Draft abbiamo cercato di presentarvi nel dettaglio.

1) Detroit Pistons – Cade Cunningham – (PG, Oklahoma State, Freshman)

Cade Cunningham strabilia grazie al suo mix unico di doti di playmaking e scoring, dimensioni fisiche e qualità di tiro, che lo rende appetibile per qualsiasi franchigia NBA, fino al punto di portare tanti esperti del settore a definirlo un talento generazionale. Un giocatore per il quale non è neanche il caso di considerare gli eventuali problemi di fit.

Le aspettative sulla sua possibilità di portarsi una franchigia sulle spalle, diventandone simbolo in tempi anche piuttosto brevi dal suo arrivo nella lega, sono altissime. Il suo carattere e la sua competitività sono, da questo punto di vista, una più che discreta polizza assicurativa.

Se il prodotto di Oklahoma State non dovesse essere la prima scelta assoluta del Draft 2021 saremmo davvero tutti molto stupiti. Di certo, però, Detroit, da anni incapace di prendere una direzione univoca verso la ricostruzione, non sembra intenzionata a fare sorprese.

Passare un prospetto così farebbe venire gli incubi a chiunque.

2) Houston Rockets – Jalen Green (SG/SF, Ignite, G League)

Il potenziale di questo ragazzo, così come l’ampio repertorio tecnico, difficilmente possono essere ignorati. Tra le caratteristiche principali di Green la più riconoscibile è sicuramente un atletismo fuori dalla norma.

Esplosivo sotto tutti i punti di vista, possiede una rapidità tale da permettergli di superare agevolmente il difensore dopo il primo passo e concludere con forza al ferro. Green potrebbe essere chiamato già con la seconda scelta. Il suo posto a Houston – dove, assieme a Kevin Porter Jr., formerebbe un backcourt di sicura prospettiva – è insidiato forse dal solo Evan Mobley.

3) Cleveland Cavaliers – Evan Mobley (PF/C, Southern California, Freshman)

Dando uno sguardo tanto alla sua struttura fisica (213 cm per 225 cm di wingspan) quanto alle sue statistiche difensive, si comprende piuttosto rapidamente perché Evan Mobley potrebbe, secondo varie fonti, il premio più ambito del Draft 2021 alle spalle di Cunningham.

Si tratta, infatti, di un lungo quasi completamente sprovvisto di massa muscolare ma comunque in grado di avere un impatto strabiliante sulla metà campo difensiva. Nella metà campo offensiva può, già ora, essere un ottimo rollante anche a livello NBA ma non è tanto questo a intrigare tanto del prodotto di Southern California quanto tutto quello che ha lasciato intendere ma non ha ancora pienamente espresso: ha, infatti, mostrato degli intrigantissimi sprazzi di gioco offensivo fronte a canestro piuttosto intrigante, con un tocco che sembra promettere molto più di quanto le percentuali facciano intuire.

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Pubblicato da
Jacopo Gramegna

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