Notta speciale per i Los Angeles Lakers che in poche ore hanno chiuso una trade con i Washington Wizards per acquisire Russell Westbrook (e due future scelte del secondo giro) in cambio di un pacchetto formato da Kyle Kuzma , Montrezl Harrell , Kentavious Caldwell-Pope e una scelta Draft. I gialloviola volevano assolutamente procedere con una operazione di questo tipo dopo la disastrosa postseason, terminata con l’eliminazione al primo turno contro i Phoenix Suns.
L’aggiunta di Westbrook all’equazione significa che il regno di Dennis Schroder a LA si concluderà dopo solo una stagione, bocciato da compagni, front office e tifosi Lakers (come Magic Johnson che lo aveva criticato pesantemente). Westbrook da solo non risolve certamente i problemi al tiro della squadra, ma eleva il livello di minaccia offensiva della compagine di Vogel.
Secondo quanto riportano diverse fonti, DeMar DeRozan, free agent, era in trattative con LeBron James prima della mossa di Rob Pelinka. L’accordo con Westbrook ha eliminato questa opzione poiché richiederebbe uno scenario da sign-and-trade e un’inclusione di Kuzma, il quale invece finisce così a Washington.
Come sempre, il ruolo nel reclutamento di James è stato importante. La scelta di Westbrook, ancora una volta, non è stata casuale: amico di lunga data del nativo di Akron, Russell sarà l’arma in più per sgravare i suoi compagni dal lavoro di regia. Insieme ad una estrema propensione ad attaccare il ferro. I Lakers tornano prepotentemente ad un ruolo di contender per il titolo NBA 2022.
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