A pochi giorni dal termine del Draft, le trenta squadre NBA si sono già buttate sul mercato. I free-agent in cerca di squadra e i possibili scambi tra le franchigie stravolgeranno i roster della lega, anche se sembra ci sia una squadra che non ha intenzione di sporcarsi troppo le mani.
In un’intervista per The Athletic, il proprietario di maggioranza dei Golden State Warriors Joe Lacob ha infatti affermato che la squadra della Baia non si inserirà in una major trade a caccia di un All-Star:
“E’ molto improbabile, sono girati diversi nomi ma non ci inseriremo in scambi del genere. Ora la strada più giusta per la franchigia, e quella che come proprietario mi interessa maggiormente, è quella di cominciare a proiettarsi sul futuro”
Golden State oscilla in un interessante stato di cose: dopo aver scelto James Wiseman alla seconda chiamata assoluta del Draft dell’anno scorso, quest’anno la franchigia possedeva la settima e la quattordicesima scelta. Picks con le quali sono stati chiamati Jonathan Kuminga e Moses Moody. Un interessante pacchetto fi giovano atleti, che condividerà lo spogliatoio con alcuni dei giocatori più importanti della lega.
Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green -tutti e tre sopra i trent’anni- sono all’apice delle loro carriere, pronti a vincere fin da subito. Una win-now situation che collide con l’acerbo roster Warriors. Lacob continua:
“Abbiamo tre o quattro contratti e giocatori che hanno appena superato i trenta, quindi abbiamo ancora del tempo per crescere, soprattutto in questa NBA. Se nel frattempo e Wiseman, Kuminga, Moody e Poole saranno in grade di contribuire ci divertiremo. Non c’è bisogno siano incredibili fin da subito. Abbiamo un ottimo staff, vogliamo mostrino tutto il loro potenziale”
Curry, Thompson, Green e Wiggins -questi i quattro giocatori di cui si parlava- la prossima stagione guadagneranno in totale $139.2 milioni. Un bel vincolo per Golden State, che eviterebbe volentieri di incappare nella luxury tax andando a firmare altri contratti importanti.
Col ritorno di Klay Thompson a pieno regime dopo due anni fermo per la rottura del tendine d’Achille, i Warriors restano una delle pretendenti al titolo. Vedremo se il giovane roster sarà in grado di rispondere alle aspettative.
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