Stephen Curry, avendo firmato un’estensione contrattuale da $215 milioni in quattro anni con i Golden State Warriors, è divenuto il primo giocatore della storia NBA a firmare ben due accordi pluriennali da oltre $200 milioni nel corso della carriera.
Nonostante l’ufficialità dell’operazione non sia ancora stata manifestata dalla dirigenza di Golden State, lo stesso Curry, intervistato in esclusiva da The Athletic, ha espresso le proprie considerazioni in merito alla trattativa, optando per un taglio al contempo misurato e passionale:
”Bob Myers ed io non abbiamo mai avanzato vincoli né pretese a partire dalla nostra prima conversazione. Ho giocato dodici stagioni NBA sino ad ora, tutte con la divisa di Golden State. La Baia, indipendentemente dalla sponda o dai trasferimenti della franchigia, è sempre stata teatro dei miei ricordi da professionista. Dopo alcuni anni anonimi, abbiamo raggiunto la Finale NBA in cinque stagioni consecutive ed avremo occasione di farlo nuovamente in futuro. Alla scadenza del contratto in esame, avrò 37 anni e nessun rimpianto decisionale pronto a perseguitarmi. Tanti parleranno delle cifre che andrò a percepire, senza sapere che cosa significhi emotivamente sentirsi parte integrante di una realtà del genere. Vedere la riproduzione del Golden Gate Bridge impressa sul parquet ogni sera non ha prezzo.”
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