A separare la NBA dalla pallacanestro internazionale non c’è solo l’Atlantico. La scissione di gioco all’interno dello stesso sport, sotto gli occhi di molti da anni, trova una ulteriore conferma da Damian Lillard.
Il giocatore dei Portland Trail Blazers, fresco vincitore della medaglia d’oro nella spedizione del Team USA alle Olimpiadi di Tokyo, ha sottolineato come le differenze siano tali da influenzare addirittura l’interpretazione delle partite.
La NBA è diversa dalla pallacanestro internazionale. Le modalità di gioco della lega americana sono completamente differenti dal resto del mondo, ne sono certo. Il fatto che si applichi un regolamento diverso comporta di conseguenza che ci si approcci in modo distinto all’interpretazione della gara.
Differenze che non si misurano solo con l’approccio. Rispondendo alle domende dei media, Damian Lillard ha confermato le considerazioni passate del giocatore dei Dallas Mavericks i Luka Doncic, protagonista con la Slovenia di un torneo di primissimo livello.
Luka Doncic dice che è più facile andare a canestro nella NBA? Sono completamente d’accordo con lui. Quando si è in attacco i giocatori sono molto più protetti in America, al punto tale che capita di ottenere più fischi a favore dagli arbitri. Ma quando si entra nel panorama della FIBA, il gioco è diverso. Le gare sono più dure, si hanno meno fischi e si propende per un gioco più fisico. Senza contare la regola dei 3 secondi, che rispetto alla NBA, rende il pitturato più affollato e difficile da colpire in penetrazione. La somma di tutte queste discordanze mi portano a considerare più difficile segnare in un campo internazionale piuttosto che nella NBA.
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