Boston Celtics

NBA, Brad Stevens parla dell’arrivo di Schröder: “Siamo stati fortunati”

Dopo una stagione decisamente sotto le aspettative, la promozione di Brad Stevens a presidente dei Boston Celtics ha sollevato più di un dubbio tra tifosi ed insider. In attesa dell’inizio della prima annata da membro del front office, non si può però dire che Stevens non abbia mescolato le carte in tavola: gli arrivi di Horford, Richardson e Schröder potrebbero infatti portare una ventata d’aria fresca al roster di Boston, apparso troppo dipendente dal duo BrownTatum quest’anno.

Nello specifico, il neo-presidente della franchigia ha voluto enfatizzare l’arrivo di Schröder, ex-Lakers reduce da una serie Playoff da incubo contro i Phoenix Suns. Il tedesco sembra però avere il totale supporto di Stevens, che lo ha elogiato ed ha enfatizzato le sue abilità.

Queste le parole di Stevens:

Vogliamo essere una squadra forte, penso siamo stati molto fortunati a poter aggiungere giocatori in grado di contribuire. Potremmo essere in una buona posizione per arrivare ad un titolo, il nostro obiettivo principale. Danny Ainge non ha mai posto limiti a questo team, e sto cercando di fare lo stesso. Sono felice del gruppo che abbiamo e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro.

Josh [Richardson] porta tenacia, può difendere diverse posizioni e penso che la scorsa stagione sia stata solo un’anomalia. È un buon tiratore ed i numeri lo dimostrano.

[…] Per quanto riguarda Dennis [Schröder], penso siamo stati molto fortunati. […] È molto competitivo e può impattare il gioco in molti modi diversi su entrambi i lati del campo. Abbiamo molta flessibilità e Ime [Udoka] dovrà capire come far giocare la squadra; abbiamo anche Marcus [Smart], Jayson [Tatum], Jaylen [Brown], Al [Horford] e Rob [Williams]. Abbiamo sette giocatori che hanno già dimostrato il loro valore e che possono giocare dall’inizio alla fine di una partita. Sarà molto interessante.

Schröder, che ha firmato un contratto annuale da 5.9 milioni di dollari in questa offseason, dovrà quindi dimostrare di meritare un posto in un roster NBA, dopo aver fallito la proverbiale “grande occasione” con i Lakers.

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Pubblicato da
Alessandro Vezzulli

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