DeMar DeRozan non ha mai scelto la strada più facile. In tutta la carriera, fin dagli inizi alla Compton High School, e poi nella sua avventura ai Raptors e infine nella nuova esperienza ai Bulls, DeRozan non ha preso scorciatoie raccogliendo sempre il guanto di sfida. Ospite di No Studio’N Network, la guardia ex USC ha raccontato di queste tre esperienze che hanno segnato la sua carriera cestistica. Nella lunga intervista, DeMar ha iniziato parlando della sua scelta di andare alla Compton High, dove è diventato uno dei migliori prospetti del paese vincendo due titoli della Moore League:
“Il programma non era davvero niente. Avevo la possibilità di rimetterlo sulla mappa. L’ho scelto perché ero un ragazzo molto ambizioso già a quella età”
Dopo un solo anno a USC, DeRozan si rese eleggibile al Draft del 2009, nel quale venne scelto alla nona assoluta dai Toronto Raptors. Nei suoi anni in Canada ha fatto la storia della franchigia canadese, venendo però fermato dai Cavs di LeBron per tre anni consecutivi ai Playoff. DeMar ha parlato del suo arrivo a Toronto e della sua mentalità:
“La stessa mentalità che avevo avuto restando a casa, andando alla Compton High, l’ho rigirata al mio arrivo nella lega. Tante altre squadre erano affascinanti per andarci a giocare, ma erano già affermate. Fammi andare qui [a Toronto] e vediamo se riesco a lasciare il segno”
DeRozan ha infine concluso parlando della sua nuova esperienza ai Bulls, con i quali giocherà la prossima stagione dopo la trade con cui ha salutato San Antonio:
“E guardando Chicago, questa era un’altra grande opportunità. Mi sono detto: ‘Possiamo fare qualcosa di speciale, possiamo fare qualcosa di grande’. Capite cosa intendo? Possiamo fare qualcosa di più grande di quanto vi aspettate. È per questo che vivo. Non voglio la strada più semplice o quella più scontata. Voglio la strada più difficile, e voglio farla sembrare facile”
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