Nella memoria dei tifosi NBA rimarrà per sempre il gesto sportivo e ammirevole di Monty Williams subito dopo la sconfitta di Gara 6 delle ultime Finals: il coach di Phoenix si introduce nello spogliatoio di Milwaukee e si congratula con tutta la squadra per la vittoria del titolo 2021. Tuttavia, diversi media hanno criticato l’atteggiamento dello stesso Williams in maniera un po’ ingenerosa, etichettandolo come troppo protagonista in un momento che doveva essere riservato solo ai Bucks.
L’ex coach di NOLA, però, ha ribadito di essere stato portato all’interno della locker room avversaria da Giannis Antetokounmpo, mentre pensava di andare in un ufficio secondario:
“Sapete, ho sentito alcune cose su di me dopo quell’episodio. E per essere sinceri, è successo tutto così in fretta che non ho capito nemmeno io. Volevo solo congratularmi con Giannis: sono uscito dalla conferenza stampa post-partita, ho chiuso la porta e sono andato dritto da lui. Ed era seduto lì con un sigaro in mano, bagnato fradicio da – immagino – lo champagne, e aveva una bottiglia in mano (ride). Mi sono imbattuto in lui e volevo solo essere gentile e fargli le mie congratulazioni. Non stavo cercando di fare il protagonista nello spogliatoio dei Bucks, ma volevo solo congratularmi con Giannis. Pensavo che forse mi avrebbe portato in un ufficio secondario dove c’erano Bud (Mike Budenholzer) e (il direttore generale dei Bucks ) Jon Horst e magari vedere un paio dei loro giocatori. Non avevo idea che mi avrebbe coinvolto con l’intera squadra (ride), ma è stato bello così. Ho solo tanto rispetto per lui.”
Poi, il racconto continua:
“Non sapevo dove fosse il loro spogliatoio, è stato fatto tutto in modo autentico. Non stavo cercando di essere forzatamente sportivo. Non stavo cercando di essere di classe, niente di tutto questo. Stavo solo facendo quello che mi è stato insegnato in passato. Quando perdi, guardi l’avversari negli occhi, gli stringi la mano – per quanto sia forte – e pensi che forse un giorno avrai la possibilità di essere dall’altra parte.”
La classe immensa di Monty Williams è tutta in queste parole.
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