Nel corso del programma Full Send Podcast, Shaquille O’Neal ha raccontato la sua singolare dipartita dal marchio Reebok, volta a fondare un brand che recasse il proprio nome:
”Nonostante avessi siglato un accordo da $40 milioni in cinque anni con Reebok, lasciai tutto con una telefonata. Una sera, abbandonando il palazzetto, fui intercettato da una signora, indubbiamente sicura del fatto suo. Mi portò un colpo sulla spalla e, dandomi in scioltezza del figlio di buona donna, mi chiese come facessimo a guardaci allo specchio sapendo di costringere i ragazzi a spendere centinaia di dollari per un paio di scarpe da pallacanestro. Io non avevo nulla a che fare con questo tipo di scelte commerciali, ma rimasi estremamente colpito da quell’affronto. Mi aprì letteralmente gli occhi, tanto da farmi chiamare Reebok sul momento con l’obiettivo di stracciare il contratto. Non mi importava che trattenessero i miei soldi. Dissi anche che avrei continuato ad indossare i loro articoli in campo. Tuttavia, bisognava cambiare qualcosa”.
Continua Shaq:
”Ebbi l’idea di dar vita al mio brand personale, accordandomi con Walmart. Le mie nuove scarpe, nonostante non avessero nulla da invidiare alle passate in termini di sofisticatezza, costavano dai $19 ai $29 in relazione alla taglia. Abbiamo venduto 400 milioni di paia grazie a questa iniziativa.”
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