Negli ultimi mesi in molti davano per scontato che Damian Lillard avrebbe lasciato i Portland Trail Blaszers. Altri pensavano che lo avrebbe fatto e che si sarebbe poi accasato ai Los Angeles Lakers, squadra in grado di garantirgli un anello già da dalla prossima stagione salvo infortuni o sorprese.
Sfortunatamente per la compagine gialloviola, Lillard ha già chiarito che non vorrà far parte del team, soprattutto per la presenza nel roster di Russell Westbrook.
Di fatto, in un’intervista rilasciata a Complex News il giocatore ha dichiarato:
“I Lakers hanno appena preso Russell Westbrook e noi due giochiamo nella stessa posizione, perciò non giocherò per i Lakers.”
Semplice e diretto, ma pur sempre un’affermazione che potrebbe far mangiare le mani alla dirigenza Lakers. È risaputo il fatto che Lillard stia pensando di cambiare squadra per vincere, per questo motivo i Lakers potevano essere la sua destinazione perfetta. L’arrivo di Westbrook, però, ha inevitabilmente influenzato le cose. Presto si potrà dire se la loro scelta è stata positiva o sarebbe stato meglio aspettare del tempo per convincere Lillard a vestire la maglia gialloviola.
In ogni caso, voci i trasferimento a parte, la stella di Portland ha ancora le intenzioni di vincere un anello nella franchigia che per tutti questi anni lo ha accompagnato. Un obiettivo che si può realizzare solo se la dirigenza costruisce una buona squadra intorno al 31enne.
Infatti, nel corso dell’intervista Lillard ha anche dichiarato:
“Dopo aver perso con Denver ero frustrato, quindi ho cercato di dare una scossa. Ho sempre detto di voler giocare e vincere a Portland, e lo penso ancora. Ma se vogliamo superare il primo turno dobbiamo migliorare. Non l’ho detto come minaccia, solo per ribadire quanto sono coinvolto in questa squadra. Se finirà che dovrò andarmene, sarà per vincere. Ma non ho preso quella decisione. La mia posizione è che vorrei vincere un titolo a Portland.”
Ora sta tutto alla dirigenza Blazers, che deve dimostrare di essere in grado di riuscire a tenere la propria stella più preziosa e costruirci attorno un team compatto ed efficace.
Leggi anche:
Dennis Rodman sarà produttore di un film ispirato alla sua vita
NBA, Danny Green: “Partenza di Simmons? Soffriremmo in difesa”
NBA, Nets e DeAndre Jordan lavorano ad un buyout. Lakers alla finestra