Andrei Kirilenko
I tifosi dei Jazz ricorderanno piuttosto bene uno dei giocatori più carismatici passati per Salt Lake City: Andrei Kirilenko. Nato in Russia nel 1981 – tra l’altro proprio oggi è il suo compleanno – nella stessa città in cui venne costruito il primo modello di AK-47, per capire cosa abbia fatto tanto di speciale per meritare l’affetto dei tifosi vi basterà sapere che come numero di maglia scelse il 47, e prendendo le sue iniziali si fece soprannominare proprio come il fucile d’assalto. Tra le altre cose, si è poi fatto tatuare sulla schiena (occupandola tutta) il personaggio che controlla nel gioco World of Warcraft, ottenendo come risultato questo:
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Sul campo da basket inoltre, il suo stile di gioco era molto fisico, tanto da riuscire a guadagnarsi tre inclusioni nel miglior quintetto difensivo della Lega, arrivando a 3.3 stoppate di media nella stagione 2004-05. Proprio la combinazione fra il suo carisma e la sua difesa gli assicurarono la convocazione alla partita delle stelle nel 2004, facendo registrare 16.5 punti, 8.1 rimbalzi e 2.8 stoppate di media, alla sua terza stagione fra i pro. Poteva essere la prima di una lunga serie, ma così non è stato. Solamente tre anni più tardi infatti, i punti di media di Kirilenko scesero a 8.3: da quel momento il giocatore russo non riuscì più a ripetere le gloriose prime annate, e quella del 2004 fu così l’unica convocazione all’All-Star Game. Probabilmente il passaggio di ruolo da ala grande ad ala piccola e la contemporanea ascesa degli stretch-four che dominano nella NBA odierna hanno fatto sì che Kirilenko non venisse più considerato una stella.
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Secondo me quando si parla di Jayson Williams vengono sottolineate troppo le vicende extra-cestitiche e ne vengono, invece, sottovalutate le reali capacità sul campo. Chi lo ha visto giocare nei suoi 4 anni da starter non può dimenticare una capacità Rodmanesca a pigliare rimbalzi (tanto più che Jordan voleva proprio lui se Rodman non avesse accettato di firmare con i Bulls), esplosività, atletismo, forza fisica e cazzimma. Non il più tecnico dei giocatori ma la convocazione all'All Star è stata legittima. Non giocò più per via del gravissimo infortunio che subì.