Difesa. Questa la parola chiave usata da Jason Kidd per descrivere la vittoria del titolo dei Dallas Mavericks nel 2011. Kidd allora era in campo, a sfidare LeBron James e compagni, mentre dalla prossima stagione guiderà Dallas dalla panchina, come nuovo head coach. Proprio in vista della nuova stagione, l’ex playmaker è stato intervistato dalla pagina ufficiale della franchigia texana:
“Non è stato l’attacco a portarci il titolo, ma la difesa. In questa stagione non credo che cambieremo, ovvero non toglieremo la palla dalle mani di Luka. E’ troppo bravo. Dobbiamo aggiungere dei pezzi per completarlo, ma anche per completare tutti gli altri. Ma la cosa più importante è la parte difensiva. Dobbiamo dare una maggiore attenzione ai dettagli. Capire che abbiamo tutti quanti un solo obbiettivo, vincere il titolo. E dobbiamo arrivarci a stazioni. L’ultima volta che abbiamo vinto un titolo qui, l’abbiamo fatte a stazioni.”
In estate a Dallas sono arrivati diversi giocatori. Tra questi figurano il giovane centro Moses Brown e la guardia Reggie Bullock, pronti a dare rispettivamente energia sotto i tabelloni e punti da oltre l’arco. I Mavericks, nelle ultime stagioni, sono sempre stati una squadra dal grande potenziale offensivo, grazie anche alla presenza di Luka Doncic. Ma ora, per diventare una contender, bisogna fare un salto di qualità in difesa, come continua a sottolineare coach Kidd:
“Noi tutti sappiamo di essere in grado di far canestro. Ma bisogna guardare alle piccole cose come rimbalzi o giocare un po’ meglio in difesa. Se riusciamo ad applicare la nostra energia in questo, possiamo arrivare a un altro livello. Parliamo solo di difesa.”
Leggi anche:
NBA, Shaq su Ben Simmons: “Non è mai migliorato in 4 anni”
Mercato NBA, Avery Bradley ancora senza una squadra. Warriors non interessati
NBA, Rajon Rondo parla del ritorno ai Lakers: “L’esperienza sarà importante”
Guarda i commenti
Tutto vero quello che dice Kidd, speriamo si avveri anche sul campo. A mio parere però Dallas esce poco rafforzata dalla campagna acquisti: sono arrivati due giocatori e basta che non sembrano in grado di spostare gli equilibri(spero di sbagliarmi in ciò), praticamente il roster è lo stesso dello scorso anno. Certo se l'Unicorno diventasse un giocatore che spacca come aveva mostrato nelle prime stagioni a New York le cose cambierebbero, ma, ormai io ho poca fiducia che ciò possa accadere.