Dopo esser divenuto il più giovane MVP della storia NBA nel 2011 ed aver condotto i Bulls al miglior record NBA al termine dell’anno successivo, per Derrick Rose la sceneggiatura dei Playoff NBA 2012 avrebbe presumibilmente riserbato una nuova possibilità di assalto al titolo.
Tuttavia, con 1:21 sul cronometro del quarto periodo della partita d’apertura contro i 76ers, Rose si accasciò dopo un arresto di potenza, trascinando a terra in preda al dolore il ginocchio sinistro. Gli esami successivi testimoniarono la rottura del legamento crociato anteriore e, a distanza di un decennio è possibile sostenerlo, sentenziarono la fine della carriera da All-Star di un ragazzo che sarebbe poi stato costretto a combattere inesorabilmente contro la propria fragilità fisica.
Secondo Joakim Noah, in campo in quel drammatico momento al fianco di Rose, quell’accadimento cambiò radicalmente le sorti della NBA, privando la lega del suo futuro dominatore:
”Ancora adesso fatico a ricordare quel momento con lucidità. Nonostante fossimo la migliore squadra della lega, il destino ha deciso di stracciare i nostri piani. Ero dietro a Derrick in quell’istante e vidi chiaramente il cedimento della suo ginocchio, non appena appoggiò la gamba sinistra a terra. Il primo infortunio di Rose fu un evento epocale per la NBA, forse il più importante dello scorso decennio in luce negativa. Quel giorno, il ragazzo che avrebbe dominato la lega per anni vide la propria carriera tramontare e la pallacanestro fu privata di un fuoriclasse assoluto. Nonostante il lavoro e la perseveranza, non abbiamo mai più visto nemmeno lontanamente quel Derrick Rose. Tutti, almeno a Chicago, ricordano dove fossero e cosa stessero facendo in quel preciso istante e ciò non fa altro che testimoniare la portata capitale del dramma.”
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