Configurandosi come una sorta di cerimonia iniziatica, ogni giocatore professionista NBA ricorda con ossimorica lucidità il proprio “Welcome-to-the-NBA moment” , una sorta di umiliazione sportiva perpetrata da un atleta solitamente esperto e famoso ai danni di una debuttante matricola.
Tyrese Haliburton, guardia dei Sacramento Kings e terzo classificato nella corsa al premio di Rookie of the Year 2021 alle spalle di Ball ed Edwards, ha recentemente condiviso la propria esperienza di mortificazione sportiva, condotta per l’occasione da Kawhi Leonard:
”Giocavamo contro i Clippers allo Staples Center ed evidentemente non rientravo nel novero delle priorità difensive degli avversari. Dopo parecchia incertezza, Kawhi Leonard decise di occuparsi della mia marcatura, suscitando anche un po’ di stupore. Raccolsi un passaggio consegnato all’altezza dei tre punti con l’idea di tirare immediatamente. Non fui in grado nemmeno di guardare il canestro, visto che mi appoggiò una mano sul fianco e mi spinse via senza farsi notare degli arbitri. Fissato il perno, abbassai lo sguardo, pensando di essere ancora in prossimità dall’area. Niente affatto. In quel momento stavo addirittura calpestando il logo del centrocampo e la mia azione non ebbe più alcuna possibilità di essere pericolosa. È incredibile quanta forza abbia Leonard in un solo avambraccio ed è altrettanto unico il fatto che sia capace di limitare un attacco avversario semplicemente con quello che potrebbe un grado di pressione minimo.”
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