Dopo i diversi botta e risposta dello scorso febbraio in cui Zlatan Ibrahimovic si era detto contrariato dalle uscite di LeBron James etichettate come ‘politiche’ nel suo status di atleta, il giocatore del Milan è tornato a parlare dell’impegno degli sportivi in questioni lontane dal loro lavoro. In una recente intervista rilasciata a France Football, Ibra ha parlato in questa maniera:
“Come già detto in passato, io continuo a ripetere che non siamo politici. La politica divide le persone, il calcio le unisce. C’è una differenza enorme. Perché io ho avuto la fortuna di conoscere e farmi conoscere da persone che non avrei mai incrociato se non avessi giocato a calcio. Ho stretto legami in ogni angolo del mondo, proprio perché siamo delle figure in grado di unire. La politica fa l’opposto. Se avessi voluto fare politica mi sarei candidato, invece noi dobbiamo pensare soltanto a fare quello in cui siamo bravi. Sport e politica restano due categorie differenti. Se sei intelligente, capisci subito cosa voglio dire”.
Poi, Ibra ha chiosato così:
“Se io voglio prendere o meno una posizione non è la risposta. È qualcosa di relativo a ciò che facciamo e al messaggio che vogliamo lanciare. Noi, come calciatori, abbiamo il compito di produrre amore e gioia. Non possiamo portare questioni politiche in giro per il mondo. Non sono qui per mandare pessimi messaggi alle persone, ma solo per unire e per rendere felici i tifosi. Questo è il modo migliore per guardare a ciò che dobbiamo fare, se dimostriamo di essere bravi a fare il nostro lavoro. Io sono bravo, sono un buon calciatore”
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