Con le ultime due stagioni accorciate causa pandemia e con diversi infortuni subiti, LeBron James si è un po’ bloccato nel suo tentativo di rincorsa alla prima posizione della classifica dei migliori marcatori della storia NBA. Tuttavia, a 36 anni, il nativo di Akron è attualmente sul gradino più basso del podio con 35.367 punti messi a referto, ovvero 1.561 punti dietro a Karl Malone e soprattutto 3.020 punti per impattare i 38.387 segnati da Kareem Abdul-Jabbar, detentore di questo record da ormai 37 anni.
La prima posizione è teoricamente ancora alla portata, tanto più che si prevede che se LeBron deciderà di giocare almeno altre 2 stagioni – facendo scongiuri rispetto a calendario dimezzato e infortuni – allora potrebbe effettivamente detronizzare Kareem. Quest’ultimo speranzoso di poter vedere il suo record abbattuto:
“Sono entusiasta di poter vedere questa cosa accadere. Non vedo i record come realizzazioni personali, ma più come realizzazioni umane. Se una persona può fare qualcosa che non è mai stato fatto, significa che tutti abbiamo la possibilità di farlo. È una fonte di speranza e di ispirazione. Roger Bannister è andato sotto i 4 minuti sul miglio nel 1954. Da allora 1.400 atleti hanno fatto meglio. Vinciamo tutti quando viene battuto un record e se LeBron batte il mio, sarò lì ad applaudirlo.”
Se teniamo conto anche dei punti segnati nei Playoff, LeBron James – miglior realizzatore nella storia della postseason – si ritroverebbe a soli 1.151 punti per eguagliare KAJ e i suoi complessivi 44.149 punti in NBA.
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