Alle Olimpiadi di Tokyo si è chiusa una vera e propria era per quanto riguarda la Nazionale di Basket a stelle e strisce. Gregg Popovich, all’età di 72 anni, lascerà l’incarico di allenatore di Team USA dopo la vittoria dell’oro olimpico, vero e proprio e riscatto dopo la delusione al Mondiale 2019, in cui gli statunitensi avevano chiuso settimi.
Con un bilancio di 45 vittorie e 13 sconfitte, Coach Pop lascia con la consapevolezza di aver comunque ridato alla nazionale americana quel ruolo di punta nel basket mondiale che gli è sempre appartenuto. Con lui ha lasciato anche Jerry Colangelo, dirigente della squadra dal 2006, che verrà sostituito da Grant Hill. A lui l’arduo compito di scegliere quello che sarà il prossimo allenatore dopo Popovich.
Tra i vari nomi possibili nell’agenda di Hill, si cercherà qualcuno che abbia esperienza in nazionale, che sia abituato all’ambiente del Team USA e che sia consapevole delle differenze tra il basket europeo e quello americano. Davanti a tutti sembra esserci per tutta una serie di motivi Steve Kerr, tra l’altro secondo in panchina di Popovich. Dopo di lui Lloyd Pierce e Jay Wright, e poi una serie di coach di primo livello in NBA come Doc Rivers, Eric Spoelstra, Monty Williams e Tom Thibodeau.
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