Come l’uomo nero è il tormento di tutti i bambini, Shaquille O’Neal è stato l’incubo più grande dei marcatori per 19 lunghi anni. Come si contiene una belva dotata di altezza, peso, forza e sopratutto abilità innate? È praticamente impossibile, come confermato da Kenyon Martin nel corso del podcast No Chill di Gilbert Arenas.
Kenyon Martin, che per i più smemorati è stato prima scelta al Draft 2000, non ha avuto una carriera all’altezza delle aspettative. Un gettone All-Star è l’apogeo del suo palmares, ma ha comunque giocato sufficienti campionati per rendersi conto dell’onnipotenza di Big Diesel. Queste le sue parole:
“Nessuna guardia poteva fermare Shaq, soltanto il Padre Tempo. Quindi, fidati di me quando dico nessuno poteva fermare questo uomo, assolutamente nessuno. L’unico giocatore a non aver mai segnato qualcosa fuori dalla vernice. Pensa a questo. Hanno introdotto nuove regole anche a causa sua.”
Non è un caso che l’ultima squadra ad aver realizzato un three-peat sia la sponda gialloviola di Los Angeles, una squadra che, con Kobe Bryant e proprio Shaquille O’Neal, non poteva semplicemente essere fermata.
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