Tempo di media day anche in casa Philadelphia 76ers, la franchigia al centro dell’attuale mappa NBA poiché deve chiarire la situazione interna che vede Ben Simmons separato in casa. Ad intervenire sull’argomento, ovviamente, diversi volti principali della compagine della Pennsylvania, a partire da Joel Embiid. Queste le sue parole riguardo il suo – per ora – compagno di squadra:
“Ovviamente lo rivorremmo qui, è un pezzo importante di quello che abbiamo costruito. Tutti noi dobbiamo essere migliori. Abbiamo una chance per vincere, ma dobbiamo lasciare che sia se stesso. Di cosa avremmo bisogno da lui? Abbiamo visto i video in cui si allena, quello aiuterebbe molto.”
“Ammetto che è una situazione complicata con lui, ma quello su cui mi concentro è vincere e portare avanti la squadra. Ogni stagione voglio migliorare, aggiungere qualcosa al mio gioco ed è quello che ho fatto ogni anno, quindi ho intenzione di continuare a farlo. È una situazione difficile, ma come giocatore vorremmo avere la libertà di poter fare ciò che vorremmo, come le squadre che possono scambiare le proprie pedine quando vogliono. È una situazione difficile in cui non vorremmo trovarci, ma voglio concentrarmi sui ragazzi che oggi sono qui. Spero che la situazione si risolva in fretta. Mi piace giocare con lui, abbiamo molto potenziale insieme.”
“Sono deluso dal fatto che siamo in questa situazione. Sono dispiaciuto che Ben non sia qui, perché sa che possiamo vincere insieme. Ci sono alcuni di noi che si sono lamentati dei tifosi, ma come squadra non dobbiamo stare attenti a loro, ma dobbiamo solo giocare meglio. Giocare al nostro gioco, poi la gente parlerà.”
Quindi, anche Tobias Harris, uno dei più grandi amici di Simmons all’interno dello spogliatoio dei 76ers, è intervenuto sull’argomento:
“I tifosi hanno un impatto su Ben o quantomeno ci hanno portato fino a questo punto? Sì, al 100%. Ma ogni persona è diversa. Alcune persone preferiscono che i tifosi siano aggressivi o che comunque diano energia, e altre no. È deludente che non sia qui, ma nello spogliatoio è ancora nostro fratello”
Per finire, Doc Rivers – il quale è stato additato dai media come colui che ha scatenato involontariamente il putiferio dopo le sue dichiarazioni di dubbia lettura subito dopo l’eliminazione in Gara 7 contro Atlanta:
“Vuole cambiare, per qualsiasi motivo. Immagino che giocare qui sia difficile, ma non lo ha detto espressamente”
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