In soli pochi anni di carriera in NBA, Lonzo Ball ha dovuto cambiare più e più volte il suo ruolo all’interno di una squadra, e l’ultima stagione vissuta ai Pelicans è la prova schiacciante di quanto detto. Con la scelta di New Orleans di far guidare l’offensiva a Zion Williamson, Ball si è dovuto riadattare ad un ruolo di “3-and-D” concentrandosi sul mettere a segno triple e dare una mano in difesa.
Lonzo ha parlato anche di questo aspetto durante la conferenza stampa per la sua presentazione ai Chicago Bulls, con cui ha firmato un quadriennale da 82 milioni di dollari.
“È stato qualcosa di diverso. Era la prima volta che mi confrontavo con una realtà del genere.”
“Ho sempre fatto tutto quello che il coach mi chiedeva, ed è quello che farò anche qui a Chicago. Sono un giocatore di pallacanestro e so di poter fare molte cose sul campo, quindi non voglio essere bloccato in una gabbia. Farò tutto quello che posso per aiutare la squadra, anche se i compiti dovessero essere diversi dal solito”
Ball a dire il vero ha disputato una stagione decisamente ottima, mantenendo 15 punti, 6 assist e 5 rimbalzi di media tenendo molto meno la palla in mano rispetto agli anni ai Lakers. La percentuale dall’arco è decisamente aumentata, con un 38% totale che rappresenta un netto miglioramento rispetto agli anni in gialloviola.
“A dire il vero, credo che con i Bulls tornerò a svolgere il ruolo di point guard nel suo significato più tradizionale. Credo che il coach sappia quali sono gli aspetti del gioco in cui sono più sicuro e posso dare il meglio di me, perciò credo che giocherò parecchio come playmaker.”
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