Secondo le indiscrezioni raccolte da NBC New York, un tribunale federale di New York City ha incriminato diciotto ex giocatori NBA con l’accusa di aver perpetrato un’azione di frode assicurativa dal valore di circa $4 milioni.
Il novero degli imputati, sedici dei quali già condotti sotto custodia, avrebbe raggirato il protocollo sanitario della lega presentando agli enti assicurativi richieste infondate per il rimborso di spese mediche ed odontoiatriche in realtà mai occorse, approfittando del fatto che l’Health and Welfare Benefit Plan della NBA garantisca la copertura di tal genere di operazioni finanziarie anche agli individui ritiratisi.
L’estorsione, partita secondo gli addetti ai lavori nel 2017, ha coinvolto una serie di giocatori prettamente “nomadi”, che non hanno mai strappato nel corso della loro carriera un rinnovo al massimo salariale da alcuna franchigia:
Tony Allen, Alan Anderson, Shannon Brown, Will Bynum, Glen Davis, Christopher Douglas-Roberts, Melvin Ely, Jamario Moon, Darius Miles, Milt Palacio, Rubén Patterson, Eddie Robinson, Gregory Smith, Sebastian Telfair, CJ Watson, Terrence Williams, Antoine Wright, Tony Wroten.
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