Dal momento che i ritmi forsennati della stagione regolare non offrono particolari spazi all’allenamento, i giocatori NBA sono pienamente consapevoli dell’importanza capitale della offseason, identificata dalla maggior parte dei professionisti come il perno cruciale della preparazione.
A questo riguardo, intervenuto ai microfoni di The Athletic, Stephen Curry ha svelato alcuni dettagli della sua scrupolosa preparazione fisica, atta a potenziare costantemente un determinato aspetto della capacità di resistenza:
“Nonostante sia arrivato a questo punto della mia carriera, lavorare ancora sui fondamentali tecnici, per quanto sia scontato, risulta estremamente efficace. Nel corso della offseason, ho tirato migliaia di volte ogni giorno, perché nessun aspetto del gioco va mai sottovalutato. Tuttavia, se proprio dovessi indicare un particolare tipo di allenamento al quale sono molto legato, citerei l’implemento della condizione aerobica, perché sarà lei a fare la differenza nel corso della stagione. Per mettere in difficoltà gli avversari, devo continuare ad essere l’uomo che percorre più chilometri sul parquet, specie muovendomi senza palla. Un giocatore cresce di status quando è in grado di condizionare una partita a partire dal proprio gioco lontano dall’azione, ma, per ottenere risultati evidenti, occorre abituare il proprio organismo ad una sollecitazione continua, tra sterzate, spintoni e cambi di passo”.
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