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NBA Season Preview: Atlantic Divison

New York Knicks

I New York Knicks si presentano al via della nuova stagione forti di quello che è stato un vero e proprio miracolo sportivo nella scorsa regular season. Partiti con un roster che sembrava privo di amalgama e con l’obiettivo di far maturare i giovani in vista della grande offseason del 2021, l’epilogo è stato totalmente diverso. La squadra di NY ha concluso un percorso da favola, chiudendo al quarto posto a Est, come sottolineato dai premi di “Giocatore più Migliorato” per Julius Randle e di “Coach dell’anno” per Tom Thibodeau.

Nonostante i Knicks non siano riusciti a passare il primo turno di Playoff hanno comunque superato e non di poco le aspettative, ritrovandosi però di fronte a una free agency molto meno appetitosa di quanto ci si aspettasse, in cui la dirigenza si è mossa più che bene per migliorare la squadra.

Iniziando dal Draft, NY ha scambiato la scelta #19 e #20 per una scelta futura di Charlotte, e per la #25 e una seconda scelta futura dei Clippers. Dalla scelta in questione, il front office ha pescato l’ottimo difensore Quentin Grimes. Infine con le scelte #34 e #36 sono arrivati Rokas Jokubaitis che resterà un altro anno, e il playmaker Miles McBride che si è messo in mostra durante la Summer League.

Spostandoci verso il lato partenze, la squadra della Grande Mela ha perso due figure come Elfrid Payton e Reggie Bullock che partivano nel quintetto titolare, ma che non risultavano essere elementi fondamentali nel roster. Payton è sembrato in difficoltà per quasi tutto l’anno nella posizione di point guard, tanto da favorire l’ascesa di Derrick Rose come vero generale in campo. Su Bullock il motivo della separazione è per lo più contrattuale, considerato il triennale da 30 milioni complessivi firmato con i Dallas Mavericks e le statistiche non molto convincenti: 10.9 punti, 3.4 rimbalzi e 1.5 assist a partita.

Gli arancio-blu hanno poi riconfermato buona parte dei giocatori che hanno fatto bene durante l’ultima stagione, sorprendendo la dirigenza; tra questi abbiamo Derrick Rose, finito sul podio per il premio di Sesto Uomo dell’Anno, Nerlens Noel, Alec Burks e Taj Gibson, i quali andranno a rinforzare il pacchetto lunghi e gioveranno sicuramente della partenza di Bullock per guadagnare minutaggio. Seppure il contratto di Noel possa sembrare leggermente esagerato, con 32 milioni complessivi in 3 anni, è da sottolineare l’ottima mossa da parte della dirigenza nell’aggiungere delle opzioni squadra in quasi tutti i contratti rinnovati, così da poter decidere anzitempo il destino dei propri giocatori.

Il vero e proprio passo in avanti è stato fatto nel pacchetto guardie, a cui sono stati aggiunti Kemba Walker ed Evan Fournier. Questi due colpi di mercato sono da vedere come dei tentativi di risposta da parte della dirigenza ad un problema presente all’interno del roster: difficoltà nel creare buoni tiri. In quest’ottica, l’ex point guard dei Celtics risulta essere un buon investimento, con un biennale da 18 milioni di dollari a stagione che non è una spesa esagerata e che potrebbe rivelarsi un colpaccio, se si pensa a ciò che Kemba aveva dimostrato a New Orleans.

Per quanto riguarda Evan Fournier, e soprattutto il suo contratto da 78 milioni di dollari in quattro stagioni (con opzione squadra), bisognerebbe parlare dell’ottima prestazione della guardia e della sua Francia ai Giochi Olimpici di Tokyo, che ne hanno ovviamente alzato il valore di mercato. Fournier resta comunque un ottimo scorer, capace di mantenere 18 punti di media, 3.4 assist e 3 rimbalzi a partita tra Magic e Celtics durante la scorsa stagione.

Infine è impossibile non citare il rinnovo di Julius Randle, vera e propria stella di questa squadra, premiato con un quadriennale da 117 milioni complessivi e chiamato a confermare la sua stagione da urlo.

Coach Thibodeau si ritroverà tra le mani un meccanismo decisamente ben oliato e con tanta voglia di fare bene, grazie ai nuovi innesti. Il sogno per i Knicks sarebbe quello di ripetere la gloriosa cavalcata della scorsa annata e terminare nelle prime quattro posizioni ad Est.

Tenendo però conto dalle aggiunte e della consapevolezza guadagnata da avversarie temibili come Miami Heat e Atlanta Hawks, pronostichiamo per New York un piazzamento tra la sesta e la settima posizione in classifica.

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Pubblicato da
Gabriele Russo

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