L’improperio rivolto al presidente Xi Jinping e il sostegno alla popolazione tibetana causano la cancellazione delle partite dei Boston Celtics dalla faccia della Cina. Quanto detto e quanto sostenuto da Enes Kanter, già ripetutamente espressosi su varie questioni politiche, ha scatenato la reazione del paese asiatico e ha aperto una voragine in quello che è uno dei mercati più importanti della NBA.
Enes Kanter, tornato nel Massachusetts dopo una stagione con i Portland Trail Blazers, si è recentemente schierato in favore della libertà dei tibetani. In un video postato su Twitter, il centro turco ha definito il leader cinese “un brutale dittatore” indossando una maglietta con un ritratto del Dalai Lama. Queste sono state le sue dichiarazioni:
“Sotto il dominio brutale del governo cinese, la libertà e i diritti di base della popolazione tibetana non sono esistenti.”
Dopo il filmato, ecco il forte provvedimento delle autorità cinesi che, come già anticipato, hanno omesso da internet le gare dei Boston Celtics. Resta da vedere se e come la franchigia, o i vertici della lega, reagiranno di fronte alla vicenda. La NBA ha sempre mantenuto una posizione neutrale in situazioni simili.
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