Sono già passate 6 partite di regular season, ma in casa Nets il caso Irving sembra aver raggiunto un punto di stallo. Nonostante la dirigenza abbia più volte chiesto al giocatore di rispettare l’obbligo vaccinale imposto dalla città di New York per poter giocare, infatti, il playmaker non sembra pronto a cambiare idea nel prossimo futuro.
La prova della tensione all’interno della franchigia è arrivata anche dal proprietario della squadra, Joseph Tsai, che ha voluto concedere un’intervista ad ESPN per sottolineare la posizione della dirigenza riguardo alla questione.
Queste le parole di Tsai, che ha acquisito la franchigia nel 2019:
Non lo so [quando tornerà a giocare]. Deve essere vaccinato per poter tornare fin quando il mandato della città di New York è in azione. E non chiedetemi quando potrebbero cambiare il mandato.
L’ultima volta che gli ho parlato è stato quando gli abbiamo comunicato che non avrebbe giocato se qualcosa non fosse cambiato. Non abbiamo più comunicato da quel momento.
Ovviamente Kyrie [Irving] ha le proprie idee e le rispetto, ma dobbiamo prendere delle decisioni per il team. Non è pensabile di avere un giocatore che entra ed esce [dalla lineup] e che non può giocare gare in casa. […] Questa settimana abbiamo una striscia di sei partite casalinghe, quindi è diventato chiaro da subito [il motivo della sua esclusione]. Io, Sean [Marks] ed il coaching staff siamo convinti di questa decisione, soprattutto considerando che siamo un team con grandi ambizioni. Non crediamo ci sia un altro modo di gestire il team.
I tifosi di Brooklyn dovranno quindi sperare nella fine del mandato cittadino anti-COVID o nella vaccinazione di Irving; al momento, entrambe le soluzioni sembrano però decisamente poco probabili.
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