(6-3) Toronto Raptors 109 – 100 Washington Wizards (5-3)
33 punti per Fred VanVleet e i Raptors superano a pieni voti anche il difficile esame Wizards sul parquet della Capital One Arena.
Dopo un primo quarto senza vincitori né vinti (29-29) sono proprio gli ospiti a piazzare la prima zampata del match con un parziale di 30-19 che consente agli uomini di coach Nurse di arrivare all’intervallo lungo con una doppia cifra di vantaggio in tasca.
Orfani di Scottie Barnes, gli ospiti tengono botta anche nel secondo tempo e, nonostante i tentativi di Beal nel finale, è ancora una volta VanVleet a tenere lontani gli avversari e a regalare ai canadesi il successo numero 6 di questa regular season.
21 punti per un buon OG Anunoby e 15 punti a testa per Mykhailiuk e Trent Jr, con Beal che con i suoi 25 punti, 7 assist e altrettanti rimbalzi per stavolta non riesce a tenere a galla i suoi.
(5-4) Charlotte Hornets 92 – 114 Golden State Warriors (6-1)
Con Gary Payton II a guidare la difesa – come da tradizione di famiglia – e Jordan Poole a tenere le redini dell’attacco, nel match del Chase Center di San Francisco è la panchina l’arma vincente dei ritrovati Warriors di Steve Kerr, che senza troppe difficoltà sbrigano la pratica Hornets proiettandosi nelle zone nobilissime della Western Conference.
Dopo un avvio incerto (26-21) e nonostante un Curry da soli 15 punti – abbinati però a 9 assist e 8 rimbalzi – i padroni di casa mettono la freccia prima dell’intervallo lungo (52-53) per poi darsi alla fuga nel terzo periodo sfruttando l’energia delle seconde linee, per la gioia del pubblico di casa e di un tweettante Klay Thompson.
A fine gara fanno 31 punti per Poole, uno in meno di Bridges, che neppure insieme ai 23 punti di Gordon Hayward e ai 14 punti e 8 assist messi a referto da LaMelo Ball è in grado di tenere a galla i suoi per stanotte.
(3-4) Los Angeles Clippers 126 – 115 Minnesota Timberwolves (3-4)
Tutto secondo i piani per i Clippers di Tyronn Lue, che in quel di Minneapolis conquistano un buon successo esterno rilanciando le proprie ambizioni dopo un avvio di stagione decisamente a tinte fosche.
Al Target Center sono gli ospiti ad avere la meglio in un primo quarto tutto sommato combattuto (27-23), con Paul George che con i suoi 32 punti e 8 assist – sommati al season-high da 29 punti fatto registrare da Reggie Jackson – riesce a tenere distanti gli avversari.
Più che le prestazioni individuali, però, a segnare il solco tra le due squadre è il 60% dal campo con cui i Clippers chiudono la gara, guadagnando altri 11 punti di margine nel corso del terzo periodo e ponendo virtualmente fine alle ostilità con 12 minuti di anticipo.
Il tutto nonostante i 28 punti e 6 assist di Anthony Edwards, con Karl-Anthony Towns che per stanotte si ferma invece a 18 punti e 11 rimbalzi.