(7-4) New York Knicks 103 – 96 Philadelphia 76ers (8-3)
Gli ormai consueti problemi di profondità costano cari questa volta ai Sixers, che sul parquet amico del Wells Fargo Center concedono la vittoria ai Knicks di coach Thibodeau.
Approfittando delle assenze dei vari Embiid, Harris e Simmons, gli ospiti partono con il piede giusto guadagnando 7 lunghezze di vantaggio dopo il primo quarto (28-21) che poi addirittura raddoppiano prima dell’intervallo lungo (58-44).
I Sixers accennano a una reazione nel terzo periodo e riescono a riportarsi sul -3, avvicinandosi ulteriormente nel quarto periodo senza però riuscire ad andare oltre il -1. Merito – tra gli altri – di Julius Randle, leader dei suoi che con 31 punti e 12 rimbalzi contribuisce a tenere a debita distanza la squadra di Doc Rivers. Tra le fila dei Sixers, invece, segnaliamo i 19 punti di Korkmaz e la doppia doppia da 14 punti e ben 25 rimbalzi fatta registrare da Andre Drummond.
(7-4) Brooklyn Nets 95 – 118 Chicago Bulls (7-3)
Il big match di giornata si conclude con il successo casalingo dei Bulls di Billy Donovan, che neppure di fronte alla corazzata Nets appaiono disposti a rivedere le proprie ambizioni di classifica strappando dunque un successo pesantissimo ai danni di una diretta concorrente nella Eastern Conference.
Match ricco di emozioni e colpi di scena, con i padroni di casa che partono con il piede sull’acceleratore nel primo quarto (27-35) per poi smarrire improvvisamente la vena realizzativa e lasciare spazio al ritorno di Brooklyn, che prima del break di metà gara piazza il colpo del sorpasso (57-51).
L’equilibrio prosegue anche nel terzo periodo, con Durant e compagni che conservano due lunghezze di vantaggio sulla concorrenza che tuttavia ben presto si riveleranno decisamente insufficienti per tenere a bada la verve dei Bulls.
Negli ultimi 12 minuti di gioco, infatti, i padroni di casa mettono a ferro e fuoco la difesa avversaria, con una serie di parziali a senso unico che confluiscono nei ben 42 punti messi a segno nell’ultimo periodo, numeri che costringono Brooklyn a sventolare bandiera bianca nonostante il solito super Durant da 38 punti e 10 rimbalzi.
14 punti, 8 rimbalzi e 5 assist per James Harden, mentre per Chicago a fare la differenza sono i punti del backcourt: 24 per Zach LaVine, 28 per un ispirato DeMar DeRozan.