(5-8) Indiana Pacers 111-100 Utah Jazz (8-4)
Indiana fa visita ai Jazz sul parquet della Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City in back-to-back dopo l’ennesima partita in volata della sua stagione. Il trend si è ripresentato infatti anche nelle tre trasferte precedenti la sfida a Utah. Stavolta la squadra di Carlisle gioca d’anticipo. Archiviato il parziale d’apertura con due punti di vantaggio sui padroni di casa (32-30), i Pacers guadagnano un primo gap significativo a proprio vantaggio con due canestri consecutivi di T.J. McConnell nelle battute finali del 2° quarto, andando negli spogliatoi sul +9 (60-51). Con 2:25 da giocare sul cronometro del terzo periodo, Utah è a un solo possesso di distanza ma la tripla di Myles Turner ristabilisce le distanze tra le squadre (77-71). Utah non si avvicina per il resto della partita a meno di cinque punti e Indiana trova il colpo decisivo con l’unico canestro dall’arco di Chris Duarte nel corso della serata, volando sul +11 al giro di boa del parziale conclusivo (100-89). Indiana infligge a Utah la prima sconfitta casalinga della stagione e da parte sua chiude al 50% di vittorie il bilancio di quattro trasferte sulla costa Ovest. In evidenza i 30 punti, nove rimbalzi e quattro assist di Malcom Brogdon e i 21 punti, otto rimbalzi e cinque assist di T.J. McConnell (10-14 al tiro). Per la quarta partita consecutiva McConnell è andato in doppia cifra quanto a punti segnati dopo esserci riuscito una sola volta nelle prime nove uscite di regular season. Le tre stoppate a referto sono state sufficienti a Myles Turner per superare Dale Davis e piazzarsi al quinto posto ogni epoca per stoppate in maglia Pacers. I Jazz restano a galla grazie ai 26 punti di Donovan Mitchell e alla doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi di Rudy Gobert.
Highlights
(7-5) Miami Heat 109-112 Los Angeles Clippers (7-4)
I Clippers, in serie positiva da cinque partite, ospitano gli Heat. Miami, pur senza Jimmy Butler, ha l’occasione per cancellare la sconfitta in overtime subita sullo stesso campo meno di 24 ore prima, contro i Los Angeles Lakers. La squadra di coach Spoelstra si conferma esplosiva in uscita dai blocchi di partenza, consolidando la tendenza statistica che la vede prevalere in media di oltre cinque punti nei 12′ di gioco iniziali sugli avversari. In un quarto offensivo da 40 punti segnati e 25 subiti, quasi la metà della produzione offensiva Heat porta la firma di Bam Adebayo (19 punti in avvio). I Clippers prendono il giusto abbrivio nel secondo periodo, con un 7-0 immediato che di fatto li rimette in corsa, senza frenesie. La parità viene raggiunta solo a 40″ dall’intervallo, a quota 56. L’equilibrio nel punteggio è rotto dal canestro di Tyler Herro, che lascia due punti di margine ai suoi prima della pausa lunga (58-56). Identico parziale Clippers anche alla ripresa delle operazioni, ma la vera accelerata arriva a ridosso degli ultimi tre minuti della terza frazione: la tripla di Eric Bledsoe a 70″ dal termine aggiorna il massimo vantaggio di L.A. sul +9 (75-84) e i padroni di casa conservano otto lunghezze sugli inseguitori entrando nel quarto decisivo. Un nuovo canestro da oltre l’arco del #12 porta i Clippers oltre la doppia cifra. Miami non demorde e resta aggrappata alla partita con due bersagli pesanti di Caleb Martin e Kyle Lowry garantendosi una chance di vittoria. Le possibilità concrete di tornare a condurre nelle fasi cruciali passano sempre dalle mani vdi dell’ex Raptors. Lowry è lesto a rubare palla a Reggie Jackson e a 15″ dal termine offre a Duncan Robinson la palla per il sorpasso. L’errore di fatto condanna Miami, che torna a – 1 grazie all’appoggio a canestro del suo #7. Nervi saldi dalla lunetta per Jackson e vittoria in ghiaccio per i Clippers: 112-109 il finale.
27 punti quattro rimbalzi e cinque assist per Paul George, 22 punti per Reggie Jackson, 21 per Eric Bledsoe, 18 e 10 rimbalzi per Ivica Zubac. In casa Heat Bam Adebayo va in doppia doppia (30 punti, 11 rimbalzi), 25 punti e cinque assist per Kyle Lowry, 23 punti per Tyler Herro, partito in quintetto per la prima volta in stagione.