Dopo il caso che ha riguardato Neil Olshey, GM dei Portland Trail Blazers, i General Manager NBA hanno deciso di creare un’associazione per la loro tutela. Secondo quanto riporta ESPN, i massimi dirigenti della franchigie NBA stanno ultimando la creazione di questa associazione collettiva, che permetterà l’accesso a fondi comuni per la difesa legale, oltre a prevedere avvocati ed esperti nelle pubbliche relazioni al suo interno.
La nuova associazione General Manager NBA
Negli ultimi mesi, i General Manager della lega hanno formato un comitato direttivo per provvedere alla costituzione dell’associazione. Hanno inoltre creato una LLC e informato la NBA delle loro intenzioni. Come riferimento per lo scopo e la struttura è stata presa la NBCA, l’associazione dei coach. L’indagine a carico di Neil Olshey ha accelerato i tempi, convincendo i vari GM della necessità di un’associazione che tuteli il loro ruolo.
Nel caso di Neil Olshey ai Portland Trail Blazers, i media hanno usato parole come “ambiente tossico” e luogo di lavoro ostile”. I General Manager hanno ora timore che le varie franchigie possano licenziarli per qualsiasi motivo. Brutte prestazioni, visioni diverse, diverse filosofie, sono solo alcuni dei motivi banali per i quali i dirigenti temono di vedere il loro contratto annullato. Il calo delle entrate dovuto alla pandemia di Covid-19, potrebbe obbligare le franchigie a diminuire le spese. I GM temono di diventare le “vittime” di questi tagli, con licenziamenti per giusta causa che permetterebbero ai proprietari di non dover pagare gli stipendi dovuti.
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