Dopo il passo falso contro gli Warriors, i Brooklyn Nets tornano a vincere: il successo di questa notte sui Cavs porta le firme di Kevin Durant, LaMarcus Aldridge e James Harden, autore di una prestazione da 27 punti, dieci rimbalzi e sette assist. Una vittoria che, però, non deve far abbassare la guardia alla squadra, come spiega Il Barba nel post partita.
James Harden: “Non abbiamo scuse, dobbiamo solo lavorare”
Alla fine dei giochi quello che conta è la vittoria, ma James Harden vuole che la squadra migliori sotto certi aspetti – come la concentrazione e gestione della palla – per non rischiare in futuro. L’unica soluzione è quella di lavorare e migliore, come spiega nel post partita:
“Siamo partiti bene, abbiamo imposto il nostro ritmo e, così facendo, siamo riusciti a controllare la partita. Nel secondo tempo però abbiamo avuto un calo, soprattutto nel terzo quarto: palle perse ingenuamente, problemi di comunicazione e altro che hanno regalato ai nostri avversari tiri preziosi e la possibilità di andare al ferro. L’importante era vincere, ma dobbiamo migliorare: non ci sono scuse, dobbiamo lavorare sodo”
Steve Nash si gode la vittoria e James Harden
Oltre a James Harden, la vittoria dei Nets è arrivata grazie anche a Patty Mills (21 punti per lui), Kevin Durant – che ha superato il suo allenatore Steve Nash nella classifica dei migliori tiratori da tre punti della storia NBA – e LaMarcus Aldridge che, con i suoi 24 punti, tocca il suo nuovo season-high.
Si gode la serata Steve Nash, soddisfatto della prestazione dei suoi uomini:
“Abbiamo reagito bene, nel terzo quarto avevamo tolto il piede dall’acceleratore ed eravamo calati di concentrazione e intensità. Quando hai giocatori del genere è più facile rimettere a posto le cose: James ha fatto molto bene, ma come lui anche gli altri hanno fatto il loro dovere. KD? Non sono sorpreso che mi abbia superato, è un ragazzo d’oro e un vero campione: molto presto supererà altri ragazzi”
I Nets torneranno i campo nella notte tra venerdì e sabato contro gli Orlando Magic.
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