Steph Curry ci sta prendendo gusto nel regalare al pubblico prestazioni da marziano: nella vittoria di questa notte contro i Cavs, il numero 30 degli Warriors ha siglato 40 punti. Continua così il suo momento d’oro, ma la presenza di Curry nella prossima partita è in dubbio a causa di un vecchio problema fisico.
I 40 punti e i cori ‘MVP’ dei tifosi: la notte di Steph Curry
Con la partita di questa notte salgono a quattro le gare in stagione in cui Steph Curry ha segnato 40 o più punti: l’ennesima prestazione che si è conclusa con il coro MVP cantato dai tifosi di GS. Una bella sensazione che rievoca nella mente del giocatore bellissimi ricordi, come spiega nel post partita:
“Ho solo fatto il mio dovere, quando trovi il ritmo è tutto più facile. Cori? Non ci penso troppo, ma lo apprezzo davvero tanto. Mi ricorda quando dal 2014 al 2018 avevamo tanto supporto e un grande seguito sia in casa che in trasferta: noi giocatori ci nutriamo di questo e vuoi dare loro qualcosa in cui tifare. Il nostro obiettivo è regalare ai tifosi qualcosa di cui essere entusiasti”
Nella notte tra oggi e sabato i Golden State Warriors giocheranno contro i Detroit Pistons, ma Steph Curry deve valutare se essere della partita oppure no: il giocatore, infatti, ha un problema all’anca, rimediato dopo uno scontro con Harden nella sfida contro i Nets di martedì. Curry valuterà nelle prossime ore:
“Vediamo, farò le mie valutazioni appena mi sveglio: quello scontro mi sta dando qualche problema, sto cercando di affrontarlo. A seconda di come sto vedo se giocare o no”
Steve Kerr: “Curry è uno dei più grandi giocatori della storia”
Gongola coach Steve Kerr che, oltre alla vittoria, in conferenza stampa ha solo parole al miele per il suo top player:
“Non mi sorprende più niente, la cosa che più mi stupisce è se questo ha un senso: ti aspetti che faccia giocate e prestazioni del genere, quando poi le fa rimani abbagliato da tutto questo. È una persona speciale e un giocatore speciale: è uno dei più grandi della storia NBA, nonché il miglior tiratore da tre punti di sempre: il modo in cui si muove con o senza palla, il fatto di non aver paura fanno si che si accenda in un attimo. Quello che fa non mi stupisce più, ma rimango estasiato”
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