Kyle Lowry è stato uno dei giocatori più importanti nella storia dei Toronto Raptors. Un atleta che ha sempre dato il massimo per la squadra e per i suoi compagni. Grazie anche alle sue prestazioni, la franchigia canadese è peraltro riuscita a vincere il suo primo titolo della storia. Tuttavia, l’anno scorso ambo le parti hanno deciso di separare le proprie strade, dopo nove anni e 601 partite giocate. La scelta non è stata facile.
Kyle Lowry sul perché ha scelto gli Heat e l’addio ai Raptors.
Il 3 febbraio 2022 per la prima volta il play tornerà a giocare a Toronto, ma stavolta da avversario. Sarà un ritorno speciale per Lowry e sa già che sarà una partita emozionante. Queste le parole rilasciate a Marc J. Spears:
“È vero che sono un uomo ma so già che sarà una lunga giornata. Sarò molto emozionato e sicuramente scapperà qualche lacrima. Poi non lo so. Farò il possibile per trattenermi. Ho parlato anche con DeMar DeRozan per questa cosa. Sicuramente riceverò tanto amore. Non vedo l’ora di provare sulla mia pelle quella esperienza.”
Successivamente si è discusso del rapporto che ha mantenuto con la città, con gli ex compagni e dirigenti:
“Ho sempre avuto un magnifico rapporto con Masai e Bobby Webster. È stato bello quando siamo tornati in Canada da vincitori del titolo NBA, ma poi c’è stata la pandemia e la sconfitta nella bolla di Orlando. Successivamente abbiamo perso sia Serge Ibaka che Marc Gasol. Ho parlato in modo chiaro a Masai, e ancora oggi ci vogliamo bene, anche se per me è stato orribile quel momento anche perché non avevo mai pensato di abbandonare la squadra. Lì ho pensato: “Ok i miei bambini stanno diventando grandi e vorrei vivere in un posto dove poter rimanere stabilmente. Sì, tutti mi hanno detto che sarei potuto rimanere lì, ma per vivere lì serve la cittadinanza canadese. Poi non credevo che avrei vissuto a Toronto parte della mia vita. Quella è ancora la mia casa. Come ho detto, e lo ridico ora, firmerò un contratto di un giorno e mi ritirerò come membro dei Toronto Raptors. Questo è tutto.”
Infine sul perché ha scelto proprio la franchigia della Florida:
“Sono una squadra piena di talento e il loro stile di gioco mi piace. Poi hanno un grande capo allenatore e un’ottima dirigenza.”
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