(8-10) Toronto Raptors 104 – 119 Golden State Warriors (15-2)
Partiamo dal successo casalingo dei Warriors, che con i 33 punti di Jordan Poole e i 32 messi a segno da Andrew Wiggins hanno la meglio sui Raptors di coach Nurse.
Tra le mura amiche del Chase Center Golden State guadagna 12 punti di margine già nella prima frazione (24-36) per poi limitarsi ad amministrare il risultato.
L’unica nota stonata è quella dei soli 12 punti messi a segno da uno Steph Curry meno brillante del solito, mentre tra le fila dei Raptors segnaliamo i 21 punti di Pascal Siakam.
(9-8) New York Knicks 103 – 109 Chicago Bulls (12-5)
Rimonta vincente per i Bulls di Billy Donovan, che non senza fatica hanno la meglio sui Knicks grazie al ritorno di fiamma nell’ultimo quarto di gara, iniziato sul 74-72 per gli ospiti.
A suon di triple firmate White e Jones Jr, però, i giovani Bulls si rifanno sotto e riescono a mettere la freccia senza che i ragazzi di coach Thibodeau – ex di turno – possano poi mettere in scena un controsorpasso come si deve.
Il tutto nonostante i 34 punti e 10 rimbalzi di un super Julius Randle, costretto però a fare i conti con i 31 punti, 6 rimbalzi e 5 assist firmati DeMar DeRozan.
(9-9) Los Angeles Lakers 121 – 116 Detroit Pistons (4-12)
Succede un po’ di tutto alla Little Caesars Arena di Detroit, dove i Lakers di coach Vogel strappano una vittoria in rimonta nonostante l’espulsione di LeBron, costretto a lasciare il campo nel terzo periodo per un colpo al viso rifilato a Isaiah Stewart che darà il là a una rissa quasi vecchio stampo.
Un episodio che farà discutere, mentre il verdetto del campo premia i gialloviola al termine di un match che ha visto i Pistons avere la meglio per larghi tratti della gara per poi sperperare un vantaggio di 15 punti a 12 minuti dalla fine. Merito delle scorribande di Davis e Westbrook, che anche senza il leader della squadra si rifiutano di tirare i remi in barca e mettono in cascina il successo numero 9 della stagione.