Anthony Edwards, al termine dell’incontro vinto dai suoi Minnesota Timberwolves con il punteggio di 113-101 ai danni dei Miami Heat, ha deciso di soffermarsi non solo sull’ottima prestazione da 33 punti, 14 rimbalzi e 6 assist, ma anche sulle sue ambiziose aspettative riguardanti il proseguimento della stagione, certamente superiori rispetto alla media dei sophomore NBA.
Edwards, convinto saggiamente che la continuità sia la chiave del successo, si è persino definito infastidito dai commenti che celebrano esclusivamente le singole giocate da cineteca, volendo far parlare di sé in ben altro modo:
“Nel momento in cui KAT ha commesso tre falli lampo e Beverley ha lasciato il campo per infortunio, ho capito di dovermi assumere un maggior numero di responsabilità. Avendo segnato solo 21 punti combinati nelle ultime due partite, ero in dovere di contribuire massivamente alla vittoria della squadra questa sera e sono lieto di esserne stato capace. Le statistiche odierne, gli highlights ed i complimenti per le singole giocate non mi bastano, anzi, mi innervosiscono, visto che vengo ancora riconosciuto come un giocatore discontinuo, capace di grandi gesti, ma povero nel complessivo. La continuità rimane il mio obiettivo primario. Solo replicando prestazioni del genere ogni sera sarò in grado di diventare un giocatore determinante, facendo il definitivo salto di qualità, che si misura da sempre sulla base dell’affidabilità dimostrata nel lungo periodo”.
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