Al termine dell’incontro che ha visto i suoi Philadelphia 76ers uscire sconfitti dal Chase Center di San Francisco con il risultato di 116-96, Matisse Thybulle, impiegato in campo per circa 34 minuti ed autore di una prova da 7 punti, 5 rimbalzi, 2 assist, 3 palloni recuperati e 2 stoppate, ha colto l’occasione offerta dalla canonica intervista post partita per esaminare le giocate di Stephen Curry dal suo “privilegiato” punto di vista di difensore direttamente coinvolto.
Di seguito, le parole del cestista australiano, definitosi fisicamente e mentalmente esausto dopo il confronto diretto con la stella di Golden State:
“Difendere su Steph Curry mette alla prova la tua concentrazione, prima ancora delle effettive abilità tecniche. Non si ferma mai, con o senza la palla tra le mani. Riuscire a limitarlo in prima battuta e costringerlo a scaricare il pallone è solo una vittoria parziale, dal momento che troverà sicuramente un altro modo, ben più dinamico e imprevedibile, per rimettersi in visione e tirare direttamente dal passaggio. Vanta una tenuta aerobica invidiabile e cambia passo come pochissimi lontano dalla palla. In aggiunta, non puoi mai aiutare i compagni in marcatura su altri avversari, impietrito dal timore che il probabile scarico sul raddoppio arrivi proprio a lui, ormai libero di colpire. Negli anni ha raggiunto un livello offensivo tale da snaturare le difese, terrorizzandole letteralmente. E’ unico, perfino in un mondo elitario come la NBA”.
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