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Corner Three #5: Top e Flop della settimana NBA

I perfetti Phoenix Suns del mese di novembre tenteranno di eguagliare il loro record di vittorie consecutive contro la miglior squadra della lega. E mentre diamo un’occhiata alle loro ultime prestazioni, prepariamoci a degli outfit da mani nei capelli. Cerchiamo di mettere ordine. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.

 

Top

Le volate di Golden State e Phoenix

Le due squadre più in forma in NBA. I due migliori record dell’intera lega. Una prima sfida, quella di martedì notte al Footprint Center in Arizona, che deciderà il primo posto nella Western Conference.

Nonostante le parole pacate di Devin Booker, il match tra Golden State e Phoenix racchiude in sé un’importanza non irrisoria. Gli Warriors vogliono confermarsi tra i favoriti al titolo NBA (ad oggi, i bookmaker sembrano preferire loro solamente i Nets) mentre i Suns giocano per la 17° vittoria consecutiva, che eguaglierebbe il record di franchigia. Un incontro che, in questi termini, diventa davvero interessante.

I Suns arrivano da un novembre perfetto (15-0). Negli ultimi sette giorni poi, nonostante i due back-to-back, la banda di Monty Williams ha superato agilmente squadre come Denver, New York e Brooklyn.

Discorso molto simile per gli Warriors che si preparano alla grande sfida sull’onda delle sette vittorie consecutive conquistate con una media di 16 punti abbondanti di differenza.

Le premesse ci sono tutte, le aspettative anche: prepariamoci ad una grande sfida.

 

L’amicizia fraterna tra DeMar e Kyle

Dopo alcune settimane NBA caratterizzate da grande nervosismo – esemplare la baruffa tra LBJ e Stewart al palazzetto dei Pistons – finalmente possiamo parlarvi di una grande gesto di affetto. Nella sfida tra i Chicago Bulls e i Miami Heat infatti si sono affrontati in campo due grande amici ed ex compagni di squadra ai Toronto Raptors. Anzi, dire amici sembra quasi riduttivo:

“Se mia madre avesse un altro figlio, quello sarebbe Kyle. E se sua madre avesse un altro figlio, quello sarei io. Non posso essere più chiaro di così, questo è il livello della nostra amicizia. Questo è ciò che sento”

DeMar DeRozan e Kyle Lowry hanno condiviso il parquet della Scotiabank Arena per sei anni, periodo sufficiente a creare un legame fraterno apparentemente indissolubile. Così forte che, quando DeMar venne scambiato nel 2018 per far spazio a Kawhi Leonard, lo stesso Lowry si indispettì non poco col General  Manager. Inutile dire, visto l’anello conquistato dai Raptors a fine stagione, che alla fine abbia avuto ragione Masai Ujiri.

Un rapporto quindi davvero speciale, molto più forte della rivalità cestistica e della lontananza geografica.

 

Greg Brown III

Altra settimana NBA ed altra pazzesca giocata. Va bene che nella sfida tra i Denver Nuggets e i Portland Trail Blazers ormai si era ampiamente entrati nel garbage time, ma una schiacciata con la palla che passa in mezzo alla gambe resta un gesto atletico mica di ridere. Esegue, per i Blazers, Greg Brown III.

 

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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