(4-18) Orlando Magic – Philadelphia 76ers (11-10)
E’ un match piuttosto frizzante quello che va in scena al Wells Fargo Center di Philadelphia, dove al termine dei 48 minuti i padroni di casa dei Sixers hanno la meglio su dei Magic che non riescono a sbloccarsi dal magro bottino di 4 vittorie stagionali.
La differenza in termini di tasso tecnico si nota già abbondantemente nel primo tempo, nel corso del quale i padroni di casa veleggiano quasi indisturbati sulla doppia cifra di vantaggio (43-54). Con il passare dei minuti i ragazzi di coach Mosley tentano di rialzare la testa e strappano addirittura il pareggio a 57 secondi dalla fine con la schiacciata di Mo Bamba, ma a salvare la faccia dei Sixers ci pensano i canestri di Maxey e di un decisamente poco ispirato Joel Embiid, autore di 16 punti con un magro 4-16 dal campo.
(10-10) Denver Nuggets 120 – 111 Miami Heat (13-8)
Record che torna finalmente in parità per i Nuggets di coach Malone, che in quel di Miami colgono il decimo successo stagionale superando senza troppi affanni la concorrenza degli Heat nel rematch dopo il duro scontro Jokic-Morris dell’8 novembre scorso.
Sotto l’occhio vigile dei fratelli Strahinja and Nemanja, seduti a due passi dalla panchina, come al solito è proprio il Joker – al rientro dopo 4 gare di assenza – il segreto del successo dei Nuggets, che già nel primo tempo mettono in cascina un ottimo gap da 20 punti (63-43).
Nel prosieguo del match i padroni di casa tentano di rifarsi sotto senza però rendersi particolarmente pericolosi, con la tripla siglata a 1 secondo dalla fine da Gabe Vincent buona solo per far tornare lo svantaggio sotto la doppia cifra.
(10-11) Portland Trail Blazers 107 – 129 Utah Jazz (14-7)
Tutto facile per i ragazzi di Quin Snyder, che in quel di Salt Lake City superano agevolmente i Blazers nel match che vale il quattordicesimo successo stagionale.
Nonostante un Damian Lillard in serata decisamente no – solo 11 punti e 5 assist per la stella di Portland – i Blazers fanno quel che possono per restare a contatto al cospetto dell’orchestra quasi perfetta dei Jazz, che si presentano al break di metà gara con un vantaggio molto contenuto (49-53).
Nel secondo tempo, però, i canestri di Mitchell – 30 punti a fine gara – e Gobert – 21+16 per il lungo francese – lasciano Portland al palo, con i Jazz che volano ben presto verso una vittoria più tranquilla del previsto.