(4-18) Detroit Pistons 103-114 Phoenix Suns (19-3)
Tra le due sfide contro i Golden State Warriors un intermezzo di grande rilevanza statistica per i Phoenix Suns. I campioni in carica della Western Conference, dopo un novembre da incorniciare, ospitano i Detroit Pistons. In ballo la possibilità di aggiornare la striscia di vittorie viva da 17 partite, stabilendo un nuovo record di franchigia. Le intenzioni sono bellicose sin da subito: in 4:30 Phoenix passa dal 13 pari al 18-30, grazie a un parziale di 17-5 chiuso dalla schiacciata di JaVale McGee, Lo strappo di fine 1° quarto trova continuità in un secondo periodo che i Suns archiviano con 11 centri su 15 tentativi dal campo (39 punti nei 12′). Detroit non è da meno, ma può soltanto contenere i danni constatando un divario di 18 punti all’intervallo (51-69). Gli ospiti trovano la forza di reagire: cruciali per il ricongiungimento sostanziale tra le squadre i 7 punti di Cade Cunningham all’interno del 10-0 che riporta i Pistons a -1 (79-80). Il terzo quarto si chiude ancora 30-18, stavolta per Detroit. A meno di 5′ dalla fine, in zona crunch time, sale in cattedra Chris Paul, un professore della materia nei momenti caldi. CP3 prima segna in jumper e poi, sul possesso successivo innesca Landry Shamet per la tripla. Il canestro pesante spezza definitivamente l’equilibrio in favore dei Suns portandoli a +10 con meno di due minuti sul cronometro della partita. 103- 114 il finale. Il record di Phoenix è ora realtà.
Sette giocatori in doppia cifra nel roster di Monty Williams: 18 per Mikal Bridges, 12 punti e 12 assist per Chris Paul, 17 punti e 12 rimbalzi per DeAndre Ayton. Cam e Cam, Johnson e Payne, ne firmano 19 a testa in uscita dalla panchina. JaVale McGee scrive 10 punti in 15′ e soprattutto supera quota 4000 rimbalzi in carriera (sei nel suo tabellino di serata).
Detroit resta in gara per buona parte dell’incontro grazie ai 34 punti di Jerami Grant. 19 punti con cinque assist per Cade Cunningham. Decima doppia doppia in carriera per Isaiah Stewart, con un solo errore al tiro (12 punti, 14 rimbalzi)
(6-13) San Antonio Spurs Portland Trail Blazers (11-12)
San Antonio coglie il terzo successo lontano dall’AT&T Center, il sesto assoluto. Alla decima trasferta della loro stagione, gli Spurs espugnano il Moda Center di Portland, dove i padroni di casa non perdevano dal season opener (vs Sacramento). Una delle sei triple di squadra a bersaglio nel primo quarto consente agli Spurs di guadagnare la doppia cifra di margine e chiudere con un buon abbrivio dopo 12′ (32-22). La forbice si allarga già a ridosso dell’intervallo, quando un nuovo canestro dall’arco di Keldon Johnson porta i suoi sul +24. La tripla in risposta di CJ McCollum chiude il primo tempo con il parziale che recita 68-47 per gli ospiti. Seconda metà di gara di relativa gestione per San Antonio, che non trema di fronte al rientro abbozzato dai Trail Blazers, sul -12 con 8′ abbondanti ancora da giocare nel quarto conclusivo (87-75). Il 12-0 dei tre minuti seguenti chiude ogni discorso.
Gli Spurs vincono 114-83. Tutto lo starting five neroargento va in doppia cifra con una distribuzione offensiva da sottolineare (top scorer McDermott con 16 punti). Doppia doppia da 15 punti e 13 assist per Dejounte Murray, 18 punti in 15′ in uscita dalla panchina per Bryn Forbes (7-9 al tiro e tre triple). Ancora orfana di Lillard per all’incirca una settimana, Portland si appoggia a McCollum (16 punti, ma 7-18 al tiro) e al rientrante Norman Powell (16 con 3-13 al tiro). Doppia cifra anche per Covington e Nurkic. Riga, invece, per Anfernee Simons. Schierato in quintetto, il giocatore non riesce a replicare la solida prestazione da 24 punti contro i Jazz.