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Corner Three #6: Top e Flop della settimana NBA

Due delle squadre coi record peggiori della stagione riscrivono la storia. E mentre un giovane talento ad Ovest sta dimostrando tutto il suo valore, ad Est uno specialista sembra aver perso la bussola. Cerchiamo di mettere ordine. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.

 

Top

La serie da record degli Houston Rockets

Gli Houston Rockets avevano già fatto la storia della lega con la loro improvvisa serie di vittorie subito dopo aver perso 15 partite consecutive. Ora, dopo il successo casalingo di domenica notte su New Orleans, la loro corsa è diventata storica anche rispetto agli altri principali campionati sportivi nordamericani. Secondo l’Elias Sports Bureau, i Rockets 2021-22 sono la prima squadra nella storia di NBA, MLB, NFL o NHL a vincere sei partite consecutive dopo una serie di sconfitte di almeno 15 gare.

Un traguardo notevole, visto il tanto giovane quanto acerbo roster a disposizione di Coach Silas. Non lasciamoci però ingannare dall’ottimo momento: l’intenzione della dirigenza è quella di sviluppare i talenti a roster con la prospettiva, di certo golosa, di poter ricevere la pick più alta possibile al prossimo NBA Draft. Insomma, meno si vince meglio è. Nel frattempo, godersi il record è più che doveroso.

 

Coach Fred VanVleet

Alcuni giocatori, lo si vede, hanno dentro il gene da allenatore. Si pensi, per dire, all’IQ di Chris Paul e alla sua visione di gioco. La stessa che aveva Jason Kidd da giocatore, e che ora sta tentando di mettere in mostra in quel di Dallas. E’ ancora presto per dire se anche Fred VanVleet possiede questo gene ma, di certo, nella notte di giovedì ha mostrato grande acume cestistico.

Sopra di 4 punti con 0.7 sul cronometro lo si può chiaramente intercettare mentre, con calma zen, arringa i suoi compagni a non fare il minimo movimento in vista dell’ultimo possesso difensivo: solo un incauto fallo su una tripla avversaria messa a segno avrebbe potuto pareggiare la gara tra i Raptors ed i Bucks. Una serie di ipotesi ed incastri che la guardia ha cestinato con una semplice mossa, quella di non fare nulla.

A volte la miglior difesa è non difendere.

 

Dejounte Murray

Nell’altalenante annata degli Spurs, i tifosi di San Antonio hanno finalmente trovato qualcosa per cui sorridere. Il playmaker dei texani Dejounte Murray sta finalmente dimostrando di essere una delle future stelle della lega, e le ultime sue prestazioni ne sono l’esempio.

A corredo di una stagione in cui sta facendo registrare medie di 19.1 punti, 8.9 rimbalzi, 8.2 assist e 2.0 rubate a partita –tutti i dati sono massimi in carriera–, nelle ultime sei gare Murray è riuscito a sempre a raggiungere la doppia-doppia. Un traguardo che in casa Spurs non si segnalava dai diversi  anni (Tim Duncan 2013).

In barba alla scaramanzia, l’anello è ancora lontano per questi Spurs. Con un talento così a roster, il domani pare però davvero luminoso.

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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