(12 – 12) Denver Nuggets 120 – 114 New Orleans Pelicans (7 – 20)
La scampano solo ai tempi supplementari i Nuggets, corsari in Louisiana. Serve però tutto l’enorme talento dell’MVP in carica per superare dei coriacei Pelicans, in ripresa dopo l’inizio disastroso di stagione.
Nella battaglia dei Big Men, sono infatti Nikola Jokic da una parte e Jonas Valanciunas dall’altra a guidare i proprio compagni ad un finale che ci regalerà cinque minuti extra per decidere il vincitore. La partenza del Joker, poi, è ai limiti dell’incomprensione: 8 su 8 dal campo nei primi 24 minuti, 17 su 23 a fine match. 39 punti, 11 rimbalzi e 11 assist. Una prestazione monstre per il serbo, che stacca per i suoi la 12° vittoria in stagione.
A nulla servono quindi i 27 con 11 rimbalzi di Valanciunas, nè i 19 del rookie Herbert Jones.
(11 – 15) Portland Trail Blazers 94 – 104 Golden State Warriors (21 – 4)
Continua al momento nero dei Blazers che non potevano trovare avversario peggior in queste ora così convulse. Al licenziamento del general manager Olshey, all’infortunio di CJ McCollum e alle voci di un Damian Lillard sempre più seccato si aggiunge infatti anche la 15° sconfitta stagionale, consumatasi nell’arena al Chase Center di San Francisco.
La partita è fin da subito equilibrata e così lo resterà anche a fine match per quanto riguarda le percentuali dal campo. La differenza l’ha fatta però la diversa potenza di fuoco dei due team. Per gli ospiti, orfani sia di McCollum che di Lillard, il faro è stato Norman Powell capace di mettere referto 26 punti e 5 assist. Non sufficienti però per limitare i 22 di Steph Curry e i 20 di Andrew Wiggins.
Continua a volare Golden State, sempre prima ad Ovest.
(5 – 21) Orlando Magic 130 – 142 Sacramento Kings (11 – 14)
Difese, queste sconosciute. Nel match più esagerato della notte NBA, i Sacramento Kings superano gli Orlando Magic con un roboante 142-130, sufficiente per l’11° vittoria stagionale, la quinta in otto partite del nuovo coach Alvin Gentry.
Alla festa del canestro si iscrivono tutti, sia da una parte che dall’altra: i tabellini in particolare sono curiosamente molto simili, con gli apici da 33 punti di Cole Anthony e De’Aaron Fox a spartirsi la medaglia da top scorer della serata. Oltre a loro, sei giocatori per squadra finiranno in doppia cifra, nessuno oltre i 20 punti. Una statistica davvero singolare, che alla fine premia i padroni di casa ache grazie alla maggiore accuratezza al tiro (54.6% dal campo contro un “misero” 49.5% per i Magic).