(18-10) Milwaukee Bucks 112- 97 New York Knicks (12-15)
Il matinée domenicale al Madison Square Garden nasconde sempre qualche insidia in termini di approccio alla gara. Le assenze annunciate di RJ Barrett e Obi Toppin per protocollo Covid complicano l’assunto in casa Knicks. La rotazione, ridotta già ai minimi per scelta tecnica di coach Thibodeau, prepara il terreno al debutto da titolare in stagione del rookie Quentin Grimes. Sarà lui una delle poche note liete di serata per New York che paga un inizio letargico quanto a percentuali (1-10 da tre dopo 12′) e va sotto in doppia cifra già nel 1° quarto, 26-16. Piacevole sorpresa per i padroni di casa è Kevin Knox, letteralmente ‘scongelato’ in uscita dalla panchina. Due sue triple in apertura di secondo periodo rafforzano il parziale di 10-5 grazie al quale i Knicks tornano in scia al primo time-out della frazione.
L’ex Kentucky racimola in una sera più minuti (28 abbondanti) di quanto non avesse fatto nelle precedenti sei presenze fin qui nel 2021-2022. NY si scava però la fossa da sola, non riuscendo a contenere le palle perse che, conseguentemente, danno il là alla fuga dei campioni in carica. Un’ accelerata decisiva arriva da canestri rapidi in layup per Khris Middleton e Grayson Allen, uniti al gioco da tre in transizione di Giannis Antetokounmpo. I primi punti della partita di Julius Randle arrivano a 5:30 dall’intervallo lungo. Nel frattempo le lunghezze da recuperare per i Knicks sono già venti, divario ripresentatosi a gara in corso per la quinta volta nelle ultime sei uscite. Evan Fournier si scuote con il primo canestro personale da oltre l’arco dopo cinque errori, ma Milwaukee va a riposo con un vantaggio di 13 punti (61-48). Nel secondo tempo i Bucks tengono salde le redini del match nelle mani. Il margine oscilla tra i 10 e i 20 punti, con la sola minaccia Knicks a -9 con 100″ da giocare nel terzo quarto (87-78). Antetokounmpo e compagni affrontano il 4° sopra di 14 (93-79). La tripla di un ispirato Rodney Hood scrive in sostanza la parola fine spegnendo le velleità di rimonta Knicks fin dal principio. Dopo un paio di minuti di riposo, Giannis Antetokounmpo torna in campo in tempo per regalare ai suoi il momentaneo +19 che di fatto sigilla il successo di Milwaukee. Il finale è 112-97.
Quentin Grimes ruba l’occhio con 27 punti e soprattutto sette triple a bersaglio (record per un rookie Knicks). Bene Derrick Rose e il già citato Knox, che chiudono con 18 punti a testa. Molto meno convincente, invece, la performance di Julius Randle, che scrive sì otto punti, 10 rimbalzi e sette assist, ma accumula anche sette turnover sul groppone. Dall’altra parte, prima tripla doppia stagionale di Giannis Antetokounmpo (20 punti, 10 rimbalzi, 11 assist). Il greco ha raggiunto peraltro con quest’estensione vincente a canestro quota 13.000 punti in carriera. 24 punti, otto rimbalzi e quattro assist per Middleton, che chiude a 20+ punti per la settima gara consecutiva. Doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi per Bobby Portis e menzione d’onore, infine, anche per Rodney Hood (14 punti a referto, senza errori al tiro, 5-5).
Highlights
(19-8) Brooklyn Nets 116-104 Detroit Pistons (4-22)
Hamidou Diallo prende il posto dell’infortunato Jerami Grant nel quintetto di Detroit. Dall’altra parte, Brooklyn chiude il mini-tour di quattro trasferte coast-to-coast concedendo un turno riposo per James Harden – Paul Millsap out per motivi personali ndr. I Nets non lasciano nulla al caso in avvio raggiungendo il +11 sul 29-18 grazie alla tripla di LaMarcus Aldridge. Risponde come può Cade Cunningham. La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft è a quota 10 al termine della prima frazione grazie al bersaglio centrato dall’arco a fil di sirena: 31-24 Nets dopo 12′. 10 anche i punti di Kevin Durant, che dà l’impressione di aver soltanto scaldato il motore. Un Frank Jackson ispirato, 14 punti nei primi 11′, consegna a Detroit il vantaggio di due lunghezze (38-40). Quest’allungo, fino al momentaneo +4 accenno avrà vita breve. Cinque punti di Kevin Durant al rientro in campo restituiscono infatti la leadership agli ospiti, che vanno a riposo con un possesso pieno di vantaggio (60-57). Detroit resta in scia all’intervallo sostenuta dalla propria panchina (27-5 nella prima metà di gara rispetto alla second unit avversaria). Passati quattro giri d’orologio nel terzo periodo, i Pistons riservano un’ultima fiammata trovando il massimo vantaggio di serata sul +7 (66-73). Ancora una volta è Kevin Durant a togliere le castagne dal fuoco per i suoi segnando gli otto punti successivi, con due centri dalla lunga distanza. I Pistons si aggiudicano ad ogni modo il parziale e affrontano il quarto conclusivo sopra di 5 (86-91). Il quarto periodo fuga ogni dubbio sui rapporti di forza tra le squadre, Brooklyn ristabilisce le gerarchie con la compartecipazione degli avversari. I Pistons collezionano otto palle perse soltanto nell’ultima frazione e si fermano a quattro canestri dal campo (30-13 il parziale del 4° Q). 13ª sconfitta consecutiva per Detroit. Brooklyn archivia le quattro trasferte in positivo (3-1). Per i ragazzi di Steve Nash ora in programma la seconda striscia di gare casalinghe più lunga in stagione (cinque partite).
Kevin Durant si prende la scena strappando il record di punti alla Little Ceasars Arena di Detroit a un ex di serata come Blake Griffin. Per KD, mai a riposo nel corso del secondo tempo, i punti sono 51, massimo stagionale NBA, a tre punti dal career high personale. Vi si aggiungono anche sette rimbalzi e nove assist. 18 punti con quattro triple a bersaglio per Patty Mills, 15 punti e cinque rimbalzi per Aldridge, 13 in uscita dalla panchina per Cameron Thomas.
I 51 punti di Kevin Durant: Highlights
(13-13) Dallas Mavericks 103-84 Oklahoma City Thunder (8-18)
Senza Doncic, che dovrebbe saltare anche il back-to-back a Charlotte per un problema alla caviglia, i Mavs colgono un successo. Non era scontato, stando ai precedenti stagionali con il talento sloveno ai box (0-4), ma questi Thunder non sono certo irresistibili. I Mavs scattano 7-0 costringendo Daigneault al primo timeout dopo appena 2:30 di gioco. OKC muove il punteggio con la tripla firmata Darius Bazley e trova l’unico, effimero vantaggio di serata a 33.3 secondi dalla prima pausa grazie a un parziale di cinque punti in fila da parte di Shai Gilgeous-Alexander. 28-27 al termine del quarto d’apertura. Nel secondo periodo Dallas tocca la doppia cifra di vantaggio e porta il tesoretto fino all’intervallo (56-46) grazie all’appoggio vincente di Josh Green. Alla ripresa delle operazioni, nelle primissime battute della terza frazione, Oklahoma City ricuce fino al – 5, ma passata la boa del quarto si accende Jalen Brunson. L’ex Vilanova Wildcast segna in questo frangente otto dei suoi 18 punti di serata e propizia la nuova doppia cifra di margine per i suoi, avanti di nove lunghezze all’ultima pausa (80-71).
Dallas, che pure fatica da tre (9-33) e chiude con il 42% scarso dal campo, la spunta imponendosi nel parziale del 4° quarto 23-13. Per la terza volta in stagione la panchina dei Mavs supera la soglia dei 50 punti segnati (54) e risulta un fattore per il successo finale. Jason Kidd ha già fatto sapere che riproporrà una rotazione simile anche nel prossimo impegno, contro gli Hornets. Il top scorer di serata è Jalen Brunson, alla settima gara consecutiva in doppia cifra (18 punti, nove rimbalzi). 13 punti e sette rimbalzi per Kristaps Porzingis (6-17 al tiro). Nella second-unit in evidenza la coppia di frontcourt Maxi Kleber (16 punti, sette rimbalzi) e Moses Brown, ex di serata (15 punti, sei rimbalzi). Per i Thunder quattro membri dello starting five in doppia cifra, senza numeri reboanti: 18 punti, quattro rimbalzi e cinque assist per Shai-Gilgeous Alexander, 11 punti per Robinson-Earl, 1o punti, sei rimbalzi e due assist per Darius Bazley. Causa infortunio alla caviglia che ne ha limitato l’impiego alla sola prima metà di gara, Luguentz Dort chiude a quota 10 punti con due rimbalzi. Prossima sfida in calendario contro i New Orleans Pelicans, impegnati a loro volta in questa nottata di risultati NBA.