(9 – 18) Houston Rockets 132 – 126 Atlanta Hawks (13 – 14)
Tornano a sorridere i Rockets, che espugnano la State Farm Arena di Atlanta con un finale a dir poco hollywoodiano. Nel baratro dopo tre periodi di gioco – gli Hawks arriveranno addirittura sul +19 a metà secondo quarto – Houston metterà la firma alla partita grazie a degli ultimi 12 minuti da fuochi d’artificio: 44-25 il parziale finale, una rimonta che fa rima con Eric Gordon.
Il veterano chiuderà il match con 32 punti, 10 dei quali messi a segno proprio nell’ultimo decisivo periodo. Pazzo quarto quarto anche per DJ Augustin, che agli Hawks ne rifilerà addirittura 16 dei suoi 22 finali. Niente da fare per i padroni di casa, nonostante la grande notte di Trae Young: 41 punti e 9 assist per lui, figli di un impressionante 63.6% dal campo e 55.6% da tre. Troppo poco aiuto per play, col secondo top scorer di squadra che si limiterà a 14 punti. Quarta sconfitta nelle ultime cinque uscite per Atlanta, ora fuori dal torneo Play-In.
(18 – 11) Milwaukee Bucks 102 – 117 Boston Celtics (14 – 14)
Colpo grosso dei Celtics, che nella notte difendono il lor parquet dai campioni in carica dei Milwaukee Bucks in grande stile. Piovono triple infatti sulla testa di Antetokounmpo e compagni, con i verdi che chiuderanno il match con 20 triple segnate sui 47 tentativi. Ottimo anche il dato degli assist (31), sintono di un’intesa di squadra che sta pian piano tornando ad essere un fattore per i ragazzi di coach Udoka.
Si fermano a quota 20 i Bucks, con Antetokounmpo e Holiday che non riescono a superare il ventello per punti segnati, mentre Kris Middleton deve dare forfait dopo 23 minuti per un colpo subito a rimbalzo difensivo. L’offensiva ospite si limita quindi al primo quarto, da lì in poi sarà festa Boston, con una stella più luminosa di tutte le altre: Jayson Tatum fa la voce grosse e chiude il match con 42 punti in 38 minuti, arrivati col 64% dal campo e mettendo a segno 7 triple sulle 13 tentate. Una prestazione monstre, che riporta i suoi Celtics ad un record .500.
(15 – 13) Philadelphia 76ers 91 – 126 Memphis Grizzlies (17 – 11)
La Western Conference ci presenta un’ altra contender al di fuori delle classiche Phoenix, Golden State e Utah. Si, perchè sarebbe ingiusto non definire tale i Memphis Grizzlies, sulla cresta di un’incredibile onda che li ha visti vincitori 8 volte nelle ultime 9 uscite. Il tutto, curiosamente o meno, senza la loro stella Ja Morant ancora alle prese con un infortunio al ginocchio.
A pagare l’ottimo momento della banda di coach Tylor Jenkins a questo giro tocca ai Philadelphia 76ers, privi della loro stella Joel Embiid fuori per un problema muscolare. Non basteranno infatti i 23 punti di Tyrese Maxey per i Sixers, unico dei suoi a scavallare i 20. Dall’altra parte c’è un attacco corale guidato dai 23 di Dillon Brooks ed i 22 di Jarren Jackson Jr, per dei Grizzlies che chiuderanno col 52.8% dal campo ed il 41.2% da tre.