(15 – 15) Washington Wizards 98 – 118 Phoenix Suns (23 – 5)
Si può definire crisi nera se il tuo record racconta di una squadra da .500 ed occupi attualmente le settima posizione ad Est, ad un passo dalla porta principale per i Playoff? Forse si, se ti chiami Washinton Wizards e arrivi da un parziale di 12 sconfitte nelle ultime 17 partite.
Al Footprint Center arrivano infatti dei Wizards dal disperato bisogno di vittoria, scenario però poco ideale vista la straordinaria stagione di questi Phoenix Suns. Ancora freschi dell’incredibile striscia da 18 successi consecutivi, i Suns si dimostrano ancora una volta una vera contender al titolo, travolgendo senza patemi Bradley Beal e compagni. In un match chiuso col 53.2% di squadra dal campo, 47 rimbalzi totali ed un notevole 25/26 dai tiri liberi, i padroni di casa si ritroveranno col peggior svantaggio sul 5-0 Wizards, ad appena 2 minuti dall’inizio della gara.
E’ questo infatti il tempo di reazione dei Suns, che domineranno la sfida in ogni suo quarto toccando addirittura il +26. Festa grossa per la franchigia dell’Arizona, che può quindi godersi la 23° vittoria stagionale permettendosi di schierare i suoi Big Two (ancora ai box Devin Booker) per non più di 24 minuti. Ci penseranno infatti i role player ad assicurarsi il successo, una prestazione corale che non solo premia un quintetto totalmente in doppia cifra, ma anche una panchina che si toglie lo sfizio di vedere in JaVale McGee top scorer con 17 punti con 8 tiri dal campo. Un’estrema efficienza condivisa anche da Cameron Johnson (13 punti e 66.7% dal campo), Landry Shamet (16 col 60%) e Jay Crowder (10 col 50%).
E mentre in Arizona si festeggia, a Washington il sudore diventa sempre più freddo. L’ottima partenza della squadra (10-3 ad un certo punto) è stato totalmente bruciato dalle recenti prestazioni, una trend in negativo che coach Unseld non è ancora riuscita a stravolgere. E’ vero che le aspettative per questa squadra non erano eccezionali, anche visto l’enorme cambiamento del roster dopo la trade che ha portato Russell Westbrook ad LA, però l’inizio sembrava davvero portare verso altre direzioni. Non basta un ritrovato Bradley Beal ad evitare la sconfitta, troppo poco l’aiuto al nativo di St, Louis, con nessun altro giocatore a parte lui che chiuderà oltre i 20 punti. 26 per Beal, con finalmente delle buone percentuali al tiro (11 su 18).
(17 – 10) Chicago Bulls – Toronto Raptors (13 – 15) posticipata